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Lottavo Colle

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A cura di Daniele Nalbone

Dimissioni per "lasciar morire" il Pd: Marino dimostri di essere un marziano

Appello al sindaco: impossibile, oggi, fidarsi di chi siede in Consiglio. Troppo forti i legami di pezzi della sua maggioranza con Carminati & Coop. Unica via d'uscita: andare al voto ma senza partiti a sostegno. Solo una lista civica (veramente) per ripartire

Adesso Marino ha veramente la possibilità di dimostrare di essere un marziano. Basta con la storiella del sindaco in bicicletta, dell'uomo che parla con la "signora Giovanna" e la "signora Carla", dell'ex medico che butta lì frasi in inglese perfettamente pronunciate per dimostrare di essere un uomo di mondo. 

Della sua barba lunga ci importa tanto quanto della sua Panda rossa. Ora il dado è tratto e il sindaco deve scegliere cosa rappresentare davvero per Roma. Se essere l'ennesimo sindaco che vivacchia in Campidoglio circondato da personaggi discutibili dai quali prende sì le distanze, ma alla fine con le quali governa, o se essere un (ex) sindaco davvero marziano.

Stavolta le battute di Bettini c'entrano fino a un certo punto. Marino oggi deve scegliere che strada del bivio imboccare.

Ipotesi 1. Marino non si dimette. Va al rimpasto, chiacchiera con Orfini, racconta di un Pd diverso, cambiato, che mette davvero al centro la questione morale con la quale alla fine dovrà fare i conti. E giocare in difesa. Prendere le parti una volta di un assessore, l'altra di un consigliere, e così provare a salvare il Partito democratico romano. Sarebbe accanimento terapeutico. Risultato: cittadini ancor più lontani dalla politica. 

Ipotesi 2. Marino si dimette. Ma lascia per attaccare. Immagino una conferenza stampa in cui annuncia lo scioglimento del Comune di Roma con frasi tipo "non so chi siede oggi in Consiglio", oppure "non posso fidarmi di nessuno", o ancora "fuori tutti i partiti dall'aula Giulio Cesare". Poi, si torna al voto e Marino si ricandida a capo di una lista veramente civica. Niente Pd. Niente Sel. Niente di niente. Solo "il marziano" e un elenco di nomi che amano e conoscono Roma. Addio Pd. Eutanasia. Ecco, questo sarebbe un modo per ridare dignità alla politica.

Ma, tanto, le chiacchiere stanno a zero. Il tempo dell'attesa è già scaduto. E' il momento delle decisioni. Marino da che parte sta, dalla parte di quel che resta del Pd e della sua coalizione, o dalla parte di Roma?

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