Che differenza c’è tra una donna di destra e una di sinistra?
Che non siamo tutte uguali non lo scopro di certo oggi, che veniamo differenziate in base alla nostra estrazione sociale e politica è ciò che da sempre sospetto e denuncio. In queste ore l’ho provato direttamente sulla mia pelle: un’esperienza vissuta in prima persona che non auguro a nessuno.
Siamo nel settembre 2021, circa un mese dopo la gaffe della Boldrini&co sulle donne afghane rimaste ostaggio dei talebani: ad eccezione di qualcuna giunta in ritardo, nessun’altra parola di vicinanza è arrivata da sinistra. Così come nessuna parola è arrivata da esponenti donne di sinistra quando qualcuno, ancora ignoto, ha voluto appositamente violare la mia immagine personale di donna su un noto social, pubblicizzandola a suo piacere per fini ben lontani dal ruolo istituzionale che svolgo.
Ruolo che esercito al consiglio regionale del Lazio non per essere chiamata “consigliera” - con la desinenza femminile come piace a loro - ma per dare attenzione ai più fragili, senza nessuna distinzione, che magari non hanno la stessa forza di andare avanti.
Ho sporto immediatamente denuncia alla Polizia Postale, certa che verrà fatta luce su quanto accaduto: il mio terribile sospetto è quello che le principali donne che invocano la parità e la solidarietà siano invece le prime pronte a demolire chi non la pensa come loro. Danni da sinistra verso destra con tanti saluti al femminismo e alla cara e vecchia solidarietà femminile.