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La linea gialla

La linea gialla

A cura di Matteo Scarlino

Virginia Raggi divide et impera

OPINIONI - Trionfatrice della recente fase politica, la sindaca guarda già avanti. La strategia è sempre la stessa

Virginia Raggi, fuori da ogni dubbio, è la trionfatrice di questa fase politica. Ha bloccato la discesa in campo di Zingaretti e lo ha fatto ottenendo l'appoggio di Conte e dei big. Lo ha fatto con l'astuzia di una politica consumata, abile a cogliere le debolezze del M5s e a scegliere i tempi per sfruttarle a proprio favore.  Ancora: ha mostrato una volta di più la forza che ha sui social, capace com'è di aggregare militanti ed eletti di tutta Italia e di influenzare decisioni.

Un successo all'insegna del Divide et Impera, motto che punta ad usare anche nella nuova fase politica alle porte.

Fase in cui Virginia Raggi dovrà giocare nel mondo dei grandi, dove non si attacca tutto e tutti pur di uscire puliti agli occhi dell'opinione pubblica. Il sostegno di Giuseppe Conte ha infatti delle prescrizioni. Su tutte indica che il nemico è a destra e non a sinistra. Invita ad abbassare i toni ad essere più sobri con il PD e il centrosinistra tutto, perché al ballottaggio si dovrà stare insieme.

L'operazione in realtà la sindaca l'ha avviata da una decina di giorni, da quando in un video ha chiesto scusa a Ignazio Marino. I "marziani" sono, all'interno del centrosinistra, i più avversi al partito democratico e alle sue logiche e per questo i più elettoralmente aggredibili. Una conquista, va detto, complicata ma che testimonia una volta di più una sensibilità da politica consumata da parte della sindaca Raggi.

Ci prova, con il Divide et Impera, anche con i Verdi, cavalcando il sostegno di una figura residuale dell'area ambientalista, ma storicamente e mediaticamente importante come Alfonso Pecoraro Scanio. Ed anche le liste civiche in costruzione seguono quella logica. Esponenti del mondo della legalità e del mondo cattolico, molto graditi dall'associazionismo di sinistra.

Da domenica a parole il nemico è a destra. Quello da svuotare dei suoi elettori, da conquistare e da distruggere politicamente è invece a sinistra. Un nemico elettorale che va prima di tutto diviso. E come accaduto con il Movimento cinque stelle nella recente fase politica, anche l'area di centrosinistra aiuta, con la propria debolezza, la sindaca: debole e già divisa è la preda perfetta da dividere e conquistare per la prima sindaca di Roma che si muove come fosse la prima imperatrice.

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