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A teatro con Francesca

A teatro con Francesca

A cura di Francesca Ragno

Una serata a teatro con "La Divina Commedia"

Lo scorso fine settimana il musical "La Divina Commedia" ha fatto tappa a Roma, al Teatro Sistina. Abbiamo chiesto a due spettatori, scelti come nostri corrispondenti, di raccontarci la loro serata a tu per tu con l'opera dantesca

Sary El Dakar e Andrea Luchetti sono due giovani biologi appassionati di teatro e hanno assistito per noi alla prima del musical "La Divina Commedia" al teatro Sistina. In un'intervista ci hanno raccontato la loro serata a tu per tu con l'opera dantesca.

Sary e Andrea, siete appassionati di teatro pur occupandovi nella vita di scienze, perché tra i tanti spettacoli in programma a Roma avete scelto di assistere al musical La Divina Commedia?

 

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Andrea: Conosco alcune canzoni di Marco Frisina ed ero curioso di vedere come se la cavasse ad arrangiare qualcosa che fosse diverso da un inno sacro! Devo ammettere che se l'è cavata molto bene.

 

 

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Sary: Fin dai tempi del liceo, sono sempre stato un appassionato dell'opera dantesca! Anche se devo ammettere di aver cominciato ad apprezzarla veramente solo un paio di anni fa, quando mi sono messo di sana pianta a rileggermela tutta...a modo mio!!! E' sicuramente una delle opere più originali e coinvolgenti mai scritte!

 

Cosa pensate della scelta dei canti che sono stati inseriti nei due atti dello spettacolo?

Andrea: L'Inferno è la parte più interessante ed emotivamente più coinvolgente. Sinceramente avrei aggiunto anche il canto sugli ignavi e il limbo, mi sarebbe piaciuto vederli rappresentati. Per quanto riguarda Purgatorio e Paradiso sono stati trattati molto rapidamente, forse giustamente data la complessità nella comprensione di queste cantiche, Paradiso in primis. Per quanto mi riguarda nel secondo atto mi sono sentito meno coinvolto rispetto al primo.

Sary: Per quanto riguarda la scelta dei canti, devo ammettere di essere rimasto un pò deluso: i canti infernali sono decisamente i più interessanti e coinvolgenti, ma hanno un'impronta decisamente troppo scolaresca, a mio avviso. L'opera si limita infatti a rappresentare solamente i personaggi più famosi come Paolo e Francesca, Ulisse, conte Ugolino,Pier delle vigne e Medusa , tralasciando alcuni personaggi, gli ignavi per esempio e vicende come la fuga dai diavoli imbroglioni!. Questi passi, meno conosciuti, avrebbero sicuramente stimolato maggiormente l'interesse dello spettatore!! Il secondo atto poi, non penso sia comprensibile a chi non abbia mai letto i testi originali: il Purgatorio viene appena accennato e il Paradiso viene completamente saltato del tutto giungendo direttamente alla candida rosa e all'incontro con Beatrice. E' ovvio che questi ultimi non possono reggere il confronto con l'Inferno, forse bisognava renderli più accattivanti.

Il musical La Divina Commedia ha un impianto tecnologico e suggestivo. Cosa pensate sulle scenografie, la musica e le coreografie?

Andrea: La semplicità degli elementi scenografici e l'uso geniale di un proiettore hanno saputo creare una scenografia dinamica che cambiava continuamente, forse bisognava evitare i fari puntati sugli spettatori. Bravi i ballerini, belle le coreografie e i costumi sopratutto quello di Pier delle vigne. Bravissimi i cantanti: tra le cantanti la migliore è Beatrice ha una voce fantastica e tra gli uomini Pier delle vigne ha una voce potente avvolgente che ti scuote!

Sary: Da questo punto di vista i miei commenti sono molto positivi. Le scenografie sono semplici e coinvolgenti. Unico neo i fari diretti sul pubblico. Gli attori, ballerini e cantati sono tutti gran professionisti, le coreografie assai dinamiche specialmente nell'Inferno e le canzoni decisamente adatte.

Ringraziandovi della vostra collaborazione a raccontarci la vostra serata a teatro, come nello stile della nostra rubrica teatrale, vi pongo un'ultima domanda: cosa direste a un possibile spettatore che volesse andare a vedere la Divina Commedia a teatro?

Andrea: Consiglierei la visione a chi ha una buona conoscenza di tutte le cantiche , non solo dell'inferno e nel mio caso neanche questa tanto bene, per poter stare dietro lo spettacolo e non perdersi!

Sary: L'opera è stata assai piacevole, ma è vivamente consigliata a chi conosce almeno sufficientemente l'opera originale.

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