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Mercoledì, 24 Aprile 2024
A teatro con Francesca

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A cura di Francesca Ragno

"Tosca Amore Disperato" ritorna a Roma al Gran Teatro

Ritorna a Roma dal 4 febbraio al Gran Teatro, uno dei musical più spettacolari dell'ultimo decennio. "Tosca Amore disperato" ideato da Lucio Dalla con la bravissima Rosalia Misseri nei panni della protagonista femminile

Dopo il grande successo riscosso, ritorna in scena l'Opera Tosca, amore disperato di Lucio Dalla. Le rappresentazioni avranno luogo al Gran Teatro di Roma nelle giornate del 4 -5-6-7 e del 12-13-14 Febbraio 2010 . Dal suo debutto nel 2003, Tosca è stata rappresentata nei più grandi palasport italiani (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Trieste e Napoli), davanti ad un pubblico di oltre 150.000 spettatori, ed ha trionfato al Festival di Klagenfurt, dove è rimasta in scena per quasi un mese facendo registrare il tutto esaurito con oltre 40.000 spettatori. 

Tosca Amore Disperato è un'opera moderna scritta da Lucio Dalla liberamente ispirata al melodramma Tosca di Giacomo Puccini e al dramma La Tosca di Victorien Sardou ed è uno dei più grandi musical prodotti nell'ultimo decennio. Protagonista femminile la bellissima cantante Rosalia Misseri accompagnata dai due protagonisti maschili Graziano Galatone nel ruolo di Cavarodossi e Vittorio Matteucci che interpreta  Scarpia.




Una veggente, Sidonia, canta l’amore, un amore disperato perché vittima del potere. Tosca, giovane cantante ama, riamata, il pittore Mario Cavaradossi e subisce le insidie del perfido Barone Vitellio Scarpia, capo della polizia papale.  

Mario sta dipingendo una delle cappelle di Sant’Andrea della Valle quando vede Cesare Angelotti un suo vecchio amico ed ex console della ormai caduta Repubblica Romana, in fuga dalle guardie del Barone Scarpia .

L’arrivo di Tosca interrompe il loro colloquio e Angelotti si nasconde. La donna, riconoscendo nei tratti della Maddalena che Mario sta dipingendo la sua rivale Attavanti, gli fa una scenata di gelosia quando le guardie di Scarpia, comandate dal fedele Spoletta, irrompono nella chiesa. Angelotti però non si trova e Scarpia, ritenendolo complice del fuggitivo fa arrestare e torturare Mario.

Nelle stanze di Palazzo Farnese, sopraggiunge Tosca, che, sconvolta, sente i gemiti di Mario. Per salvare il suo amato la donna rivela a
Scarpia il rifugio del console ma Mario viene immediatamente condannato a morte per alto tradimento. Appreso poi il il tradimento dell'amata, Mario respinge il suo abbraccio e grida in faccia a Scarpia tutto il suo sdegno.

Tosca, allora, in cambio della vita del suo Mario, si offre al capo della polizia che da tempo la desidera. Scarpia, le assicura che i fucili del plotone saranno caricati a salve e firma il salvacondotto che permetterà agli amanti di fuggire indisturbati. Poi tenta di abbracciare Tosca, ma lei, in un impeto d’odio e di disprezzo, lo pugnala a morte.

All'alba, sui bastioni di Castel Sant'Angelo Tosca dice a Mario che la fucilazione sarà solo simulata. Il plotone spara e Tosca, troppo tardi, scopre il perfido inganno di Scarpia.  Mario è morto e, prima di essere arrestata per l’omicidio del barone, Tosca, disperata, si getta dagli spalti di Castel Sant’Angelo trovando anch’essa la morte.
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