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A teatro con Francesca

A teatro con Francesca

A cura di Francesca Ragno

Centro Storico

Spuma sulle spighe alla Notte Bianca di Albano

La Notte Bianca di Albano presenta anche l'appuntamento teatrale a Palazzo Savelli con SPUMA SULLE SPIGHE tratto da un'opera di Garcia Lorca per la regia di Emanuela Petroni

Alla Notte Bianca di Albano 2010, la compagnia Anime di Carta presenta lo spettacolo Spuma sulle Spighe liberamente ispirato alla Casa di Bernarda Alba di Garcia Lorca. Dalle ore 21.30 per tutta la notte sotto Palazzo Savelli.

REGIA DI: Emanuela Petroni

ATTORI: Francesca Ragno – Cinzia Liberati – Maria Arcangela Mancino –  Elisa Pellegrini- Cecilia Minghi- Giacomo Mammarella e Silvia Mammarella 

LA TRAMA:

Entrerete in una casa dove tutto è immobile, fermo, senza un filo d’aria o di luce. C’è la morte in questa casa! Figure ambigue ruotano intorno alle pareti domestiche… tutto è il contrario di tutto… niente è come sembra.Solo donne in questa casa… o forse no, non è chiaro il sesso di ognuno di loro.

Una madre che crede di avere in mano le redini della sua vita e della vita di tutti gli abitanti della casa soprattutto delle sue figlie ma non è così…Sua madre, una vecchia che sembra pazza, nella sua lucida follia …accusa. E intorno all’anziana donna è silenzio, indifferenza, per non aprire vecchie ferite, per non rivelare lontani segreti che tutte loro vogliono, credono, pensano di aver seppellito.

E poi una serva che non è mai stata tale se non nell’esaltazione di onnipotenza della padrona di casa e che a quest’ultima tiene testa, l’unica a farlo, così sfacciatamente, perché forse con lei conserva un terribile segreto. In questa casa tutti camminano come fantasmi, si sentono bisbigli, lamenti, sussurri.
Sono gli oggetti che le donne di questa casa usano che parlano per loro: l’acqua , il fuoco , il dondolo , i ventagli , gli aghi , le rose e veli ….. e poi ci sono i colori che si contrappongono nero contro rosso, rosso contro nero, bianco contro tutti. Ed infine c’è la spuma che come la follia travolge e alla fine inghiotte ciò che bagna.  (Virginia Matassino)

Una madre e le sue figlie …immagini di un’unica realtà sfaccettata che viaggiano verso una “conclusione” che altro non è che uno “svelamento” del loro essere, “intimamente” elementi speculari in una pièce dal denso colore “femminile” che dilata l’energia sprigionata da tale colore sino al limite in cui può incontrarsi con il grado zero della “potente” qualità energetica detta “maschile”. Questa “potenza” si traduce nell’intensità di ogni sentimento, che in un gioco di “parti” diventa la “bandiera” di ogni personaggio.

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Spuma sulle spighe alla Notte Bianca di Albano

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