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A teatro con Francesca

A teatro con Francesca

A cura di Francesca Ragno

Pillade al Teatro Vascello

Dal 7 al 24 ottobre debutta al Teatro Vascello PILADE da Pier Paolo Pasolini per la regia di Bruno Venturi

Dal 7 al 24 ottobre debutta al Teatro Vascello  PILADE da Pier Paolo Pasolini per la regia  di Bruno Venturi

NOTA DI REGIA


“(…) In contraddizione con quanto dicevo prima, potrei dire che la rivoluzione neocapitalistica si pone come competitrice con le forze del mondo che vanno a sinistra. In un certo modo va esso stesso a sinistra. E, fatto strano, andando (a suo modo) a sinistra tende a inglobare tutto ciò che va a sinistra.
(…) Io spero naturalmente che nella competizione che ho detto, non vinca il neocapitalismo: ma vincano i poveri. Perché io sono un uomo antico, che ha letto i classici, che ha raccolto l’uva nella vigna, che ha contemplato il sorgere o il calare del sole sui campi, tra i vecchi, fedeli nitriti, tra i santi belati; che è poi vissuto in piccole città dalla stupenda forma impressa dalle età artigianali, in cui anche un casolare  o un muricciolo sono opere d’arte, e bastano un fiumicello o una collina per dividere due stili e creare due mondi. (Non so quindi cosa farmene di un mondo unificato dal neocapitalismo, ossia da un internazionalismo creato, con la violenza, dalla necessità della produzione e del consumo).” (P.P.Pasolini, da Questo è il mio testamento, intervista a cura di P.Dragadze)

Quest’opera nasce non solo dalla volontà di lavorare su quella che a mio avviso è la più importante delle tragedie di Pasolini., ma su un terreno, su un campo d’erba, in cui ci ritrovammo nel suo nome.
Conoscemmo Giancarlo e Manuela, nel 1996, grazie al nostro La nuova gioventù, lavoro che, partendo dall’ ultima raccolta poetica di Pasolini, aveva dato inizio all’avventura de La nuova Complesso Camerata (1991). Pochi anni dopo, vidi il Passione Pasolini di Antonio Piovanelli, e mi sembrò di risentire quella voce.

Oreste (Braghieri) era ed è con me fin dagli inizi, così come Enzo Toto, trait d’union tra Complesso e La Fabbrica dell’attore. Salvatore viene dall’esperienza pedagogica che ancora nel nome di Pasolini, da vent’anni conduciamo in Sardegna, la terra che abbiamo voluto teatro ideale al nostro pensiero, alla nostra  passione.

Cosa sarà  questo Pilade?

Si è molto lavorato sulla riduzione del testo, per portarlo alla sua essenza - tenendo conto delle scritture e riscritture compiute dalla stesso Pasolini.
I personaggi, invece, sono stati ridotti con la volontà di riportare questo ‘rito culturale’, ad una maggior realtà.

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Pillade al Teatro Vascello

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