"E' concorrenza sleale" così Enrico Montesano dal palco di Albano Estate, la manifestazione estiva al centro delle notti estive dei Castelli Romani. Concorrenza sleale di chi? Verso cosa? La risposta è semplice: dei politici verso i comici.

Parte così la sferzante satira del comico romano verso i politici che si rendono anch'essi comici nelle ultime vicende giudiziarie: da Scajola che non sa che qualcuno ha pagato il suo appartamento con vista Colosseo, al caso del direttore della ASL di Pavia che si dichiara pazzo per le sue intercettazioni che lo dipingono come un esponente della mafia del Nord, passando poi per gli scandali di coca e sesso. Come fanno i comici a controbbattere a così tante ironiche vicende e dichiarazioni alla stampa e i giudici? La satira si deve arrendere, perchè la politica si autosbeffeggia da sola.

Dai fatti di cronaca poi si passa alla descrizione di un'ipotetica classe di una scuola dove ci sono anche in questo caso tanti politici che rappresentano tanti stereotipi italiani e non solo: dal tipo spocchioso e antipatico rappresentato da Massimo D'Alema, ai due primi della classe sempre in contrasto come Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini.

Non sono mancate poi le critiche allo status della Casta, alla società multiculturale e al confronto tra religioni il tutto condito dalla musica tradizionale delle fisarmoniche dei musicisti che hanno accompagnato per tutto lo spettacolo Enrico Montesano che è stato applaudito da milletrecento spettatori nella splendida cornice di Villa Doria che hanno assistito a un vero e proprio excursus tra tradizioni popolari,nuovi linguaggi dei giovani e stangate al mondo politico.