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A teatro con Francesca

A teatro con Francesca

A cura di Francesca Ragno

Uno scherzo a Sofocle....al Teatro Dei Comici

"Edipo Re, uno scherzo da Sofocle" racconta in maniera scherzosa e irriverente una delle più note tragedie del teatro antico. Mattatore dello spettacolo è Andrea Tidona in scena al teatro dei Comici dal 9 al 25 aprile sotto la direzione artistica della compagnia "Le art Comedians"

"Edipo Re, uno scherzo da Sofocle" racconta in maniera scherzosa e irriverente una delle più note tragedie del teatro antico. Mattatore dello spettacolo è Andrea Tidona in scena al teatro dei Comici dal 9 al 25 aprile sotto la direzione artistica della compagnia "Le art Comedians".

 

Giorgio Strehler, nell’aldilà, conduce e dirige una prova aperta dell’Edipo Re di Sofocle. Lo spettacolo infatti come recita il sottotitolo, è uno scherzo intelligente e raffinato per “raccontare” con leggerezza una delle più grandi tragedie della storia del teatro.

Gli attori a cui ha affidato i ruoli principali sono tutti grandi interpreti, anche loro trapassati, che hanno fatto la storia del teatro e del cinema italiano.
La maggior parte di loro non ha, però, mai avuto a che fare con la tragedia classica, una per tutte: Tina Pica nel ruolo di Giocasta.

Tutto questo va da sé genera un sentimento del contrario che suscita grande ilarità fra gli spettatori, senza intaccare comunque, nei momenti più intensi, tutta la forza tragica del testo. Questa è, appunto, la ragion d’essere dello spettacolo, che altrimenti risulterebbe una parodia di scarso interesse.

La presenza di Strehler, con tutta la sua foga, la sua passione, la sua iperbolicità, le sue parolacce, gli insulti agli attori che non recitano come lui vorrebbe, danno un continuo straniamento, permettendo anche, di sintetizzare alcune parti del testo affidandole alle sue personalissime narrazioni.

Lo spettacolo si fonda sulle capacità imitatorie dell’unico interprete in scena: Andrea Tidona. Capacità imitatorie che non riguardano solo la voce, ma bensì e soprattutto, lo stile interpretativo di questi “grandi”, i loro tic, le loro “caccole” il loro gigioneggiare.

La regia di Carla Cassola contribuisce con delle trovate semplicissime a rendere tutto molto fluido ed armonico in una scena semispoglia dove spiccano una sedia, una brocca d’acqua, un piedistallo e un computer portatile.
 

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