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Cose da Pazzi

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A cura di Enrico Pazzi

Funerale Casamonica: oltre all'imbarazzo, chi si prende le proprie responsabilità?

Molto più che i cittadini romani, il funerale dei Casamonica ha imbarazzato e meravigliato le istituzioni politiche e le forze dell'ordine. È in imbarazzo il prefetto Franco Gabrielli, che deve mandare una relazione al ministro degli interni Angelino Alfano, dopo quella dedicata a Mafia Capitale, nella quale spiega che né lui, né le forze dell'ordine erano al corrente della funzione religiosa e delle sue modalità. È in imbarazzo lo stesso Alfano che deve prendere atto di come, almeno apparentemente, le forze dell'ordine non sapessero del funerale.

Lo stesso Alfano che il 27 agosto dovrà pronunciarsi sullo scioglimento o meno del Comune di Roma per infiltrazione mafiosa. È in imbarazzo il capo dei vigili urbani che, il giorno dopo, fa sapere che loro più che dirigere il traffico non possono fare. È in imbarazzo il parrocco della chiesa Don Bosco, che dice che non sta a lui arrestare né fare le indagini. A lui tocca semmai solo celebrare il funerale di un cattolico. È in imbarazzo l'Ama che ha mandato due operatori, con tanto di mezzo, a pulire la strada al passaggio della carrozza funebre. È in imbarazzo l'Enac che non sa chi, come e quando ha autorizzato il volo di un elicottero che ha lanciato dei petali dal cielo di Roma. È in imbarazzo Matteo Orfini che, commissario del Pd Roma e presidente del Pd nazionale, deve tirare fuori il suo partito dal binomio politica-Mafia e indice una manifestazione anti-Mafia per il 3 settembre, proprio davanti al sagrato a della chiesa nella quale ha avuto luogo il faraonico funerale. Ed in ultimo, è in imbarazzo Matteo Renzi che, chiuso in un proverbiale silenzio, è preoccupato dell'immagine che il Paese dà all'estero, mentre tutte le prime pagine dei media internazionali sono dedicate al funerale dei Casamonica sulle note della colonna sonora de "Il Padrino" di Francis Ford Coppola. Proprio mentre, dal prossimo dicembre, a Roma inizierà il Giubileo straordinario della Misericordia, si concorre per ospitare i Giochi Olimpici e sta andando in scena l'Expo di Milano. 

Tutti in imbarazzo e sorpresi, tranne i cittadini romani che dei Casamonica ne sentono parlare da almeno 30 anni. I poveri Romani che, più che essere imbarazzati e sorpresi, si ritengono fortunati a non aver mai incrociato sulla propria strada un Casamonica. Perché, casomai dovesse succedere, non avrebbero alcun titolo in prima pagina, nessun imbarazzo e nessuna sorpresa da parte delle istituzioni, ma solo private vessazioni.

E magari, per dare finalmente un segnale di cambiamento, sarebbe ora che qualcuno o più di qualcuno, oltre all'imbarazzo e alla sorpresa, si prendesse le proprie responsabilità.

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