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Avvocato del Cittadino

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A cura di Emanuela Astolfi

Il tenore di vita vale ancora per la separazione

La recentissima sentenza della Cassazione, la  n. 11504/2017, avendo rivoluzionato i criteri per la determinazione dell’assegno divorzile ed il riferimento al tenore di vita, ha fatto davvero parecchio discutere. L’immediata conseguenza sono state le frequenti telefonate alla nostra segreteria per fissare un appuntamento con gli avvocati matrimonialisti di Avvocato del Cittadino: tutti i coniugi separati o divorziati sono ansiosi di sapere se la “nuova regola” vale anche per loro.

 
Ebbene, dobbiamo distinguere tra separazione e divorzio.


SEPARAZIONE – Il criterio del mantenimento del tenore di vita vale ancora per la separazione. Questo spiega il perché alla signora Veronica Lario, pochi giorni fa, è stato confermato l’assegno mensile di 2 milioni di euro. Tra il divorzio e la separazione c’è una diversità sostanziale: la separazione “non elide, anzi presuppone, la permanenza del vincolo coniugale”, come ha spiegato la Cassazione, con la sentenza numero 12196/2017, relativa al procedimento dei coniugi Berlusconi. L’assistenza materiale, dopo la separazione permane e “conserva la sua efficacia e la sua pienezza in quanto costituisce una dei cardini fondamentali del matrimonio”

 
DIVORZIO – In caso di divorzio, invece, c’è uno strappo col passato. La Cassazione ha rivoluzionato i criteri di quantificazione dell’assegno per il mantenimento dell’ex coniuge e determinato una rottura con il principio che vedeva la conservazione del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Ai figli invece il tenore di vita dovrà continuare a essere garantito dai genitori. Secondo la Suprema Corte una volta che si arriva al divorzio, i coniugi  tornano a dover essere considerati, da coppia che erano, come persone singole e dunque viene meno il persistere degli effetti economici prodotti dal matrimonio. L’assegno divorzile, dunque, non è riconosciuto al coniuge che è “economicamente indipendente” o è effettivamente in grado di esserlo” . Secondo la Cassazione “un’interpretazione delle norme sull’assegno divorzile che producano l’effetto di procrastinare a tempo indeterminato il momento della recisione degli effetti economico-patrimoniali del vincolo coniugale, può tradursi in un ostacolo alla costituzione di una nuova famiglia successivamente alla disgregazione del primo gruppo familiare”.
Per una consulenza con il nostro sportello famiglia, chiamate allo 06.45433408

Il tenore di vita vale ancora per la separazione

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