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Avvocato del Cittadino

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A cura di Emanuela Astolfi

Cedolare secca, come e quando si paga

Considerati i grandi vantaggi fiscali che comporta, il contratto di affitto con cedolare secca a canone concordato è senza dubbio il più scelto dai locatori (proprietari di immobili).


Come ricorda il sito dell’Agenzia delle Entrate, chi sceglie la cedolare secca, alla registrazione del contratto, non deve versare né l’imposta di registro né l’imposta di bollo. Per l’imposta sostitutiva, scadenze e modalità (acconto e saldo) sono le stesse dell’Irpef. A cambiare è la misura dell’acconto, pari al 95% dell’imposta dovuta per l’anno precedente.


Ecco però quando si paga l’acconto (dovuto se la cedolare per l’anno precedente supera i 51,65 euro):

- in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro 
- in due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro: 
-  la prima, del 40% (del 95%), entro il 30 giugno 
- la seconda, del restante 60% (del 95%), entro il 30 novembre. 
Il saldo si versa entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce, o entro il 31 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%.


Per il versamento della cedolare secca, con F24, vanno utilizzati questi codici:
    • 1840: Cedolare secca locazioni – Acconto prima rata 
    • 1841: Cedolare secca locazioni – Acconto seconda rata o unica soluzione 
    • 1842: Cedolare secca locazioni – Saldo 


Presso la sede in Roma di Associazione Astolfi, via Marco Valerio Corvo n. 91, oppure direttamente online in tutta Italia è possibile ottenere il calcolo del canone concordato (costo: 20 euro quota associativa), clicca qui, oltreché la certificazione dello stesso canone e la redazione e registrazione del contratto. 

Cedolare secca, come e quando si paga

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