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Sabato, 20 Aprile 2024
Avvocato del Cittadino

Avvocato del Cittadino

A cura di Emanuela Astolfi

Alzheimer –RSA: col nuovo Isee chiesti quasi 2000 euro alle famiglie

Ecco come chiedere blocco pagamenti e restituzione di quanto indebitamente pagato

“Io non pagherò”. “Io piuttosto mi incateno davanti alla Regione”. “Io sono disperata: sono anche figlia unica”. Insomma sono settimane che non facciamo che raccogliere gli sfoghi di figli con genitori malati di Alzheimer che soggiornano in RSA. Da quando noi di Avvocato del Cittadino abbiamo pubblicato la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato la Regione Lazio a restituire ad una nostra socia la somma che ha pagato per le cure del padre in una residenza assistenziale capitolina (più gli interessi), siamo stati invasi di richieste. Soprattutto perché, alla vicenda, si è aggiunto un ulteriore, assurdo, tassello: alle famiglie, col nuovo Isee, vengono chieste rette mensili di 1.900 euro. Somme pazzesche, soprattutto perché non dovute: per le cure dei malati di Alzheimer in RSA i costi sono infatti a carico dello Stato.

“Ma se c’è una legge perché ci fanno pagare?” Mi chiedono in molti. Anzi, quasi tutti. Ecco, la risposta è che non c’è una legge ma ci sono delle sentenze – come quella ottenuta da Avvocato del Cittadino nel contenzioso contro la Regione Lazio, il cui testo è scaricabile dal sito dell’associazione – che specificano che “l’attività prestata in favore di soggetto gravemente affetto da morbo di Alzheimer ricoverato in istituto di cura è qualificabile come attività sanitaria, quindi di competenza del Servizio Sanitario Nazionale”(Cass. 14180/2016). La Cassazione si è più volte espressa sul punto e anche le numerose pronunce di merito si rifanno a quanto stabilito dalla Suprema Corte. Il problema è che, per far valere le proprie ragioni, è necessario agire in giudizio.

A tal proposito, Avvocato del Cittadino ha lanciato due azioni collettive: una giudiziale, per il recupero delle somme finora spese per il soggiorno del familiare malato di Alzheimer in Rsa. L’altra stragiudiziale,una diffida collettiva  per intimare alla Regione Lazio il blocco immediato dei pagamenti mensili, sulla base della sentenza ottenuta dall’Associazione e della precedente pronuncia della Corte di Cassazione (sent. N. 4558/12). L’azione riguarderà, in una prima fase, tutto il Lazio (Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e tutte le province).

Come partecipare? Per l’azione giudiziale volta al recupero delle somme è necessario chiamare allo 06.45433408 e fissare un appuntamento. Per la diffida, basta seguire la procedura on line sul sito dell’associazione, clicca qui -

Abbiamo già ottenuto un’importante vittoria al Tribunale di Roma: siamo davvero determinati e pronti a combattere a fianco delle famiglie, stremate dagli spietati effetti della malattia sui loro cari e dalle richieste economiche – ormai insostenibili(1900 euro!) – avanzate dalle strutture di cura che, legittimamente, debbono essere pagate per il lavoro che svolgono, ma non dal cittadino, ma dal servizio sanitario nazionale

Alzheimer –RSA: col nuovo Isee chiesti quasi 2000 euro alle famiglie

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