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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cura della persona

I benefici del massaggio al cuoio capelluto

Il massaggio aiuta a migliorare il grado di penetrazione di creme, unguenti e lozioni per capelli, migliorandone l’effetto

Il massaggio al cuoio capelluto è un momento di assoluto relax che ognuno dovrebbe ritagliarsi nel corso della settimana. Aiuta a ridurre l'ansia e migliora anche la salute dei capelli. Massaggiare il cuoio capelluto infatti, rende l chioma più bella, contrastandone il diradamento e la perdita.

Solitamente si presta attenzione soltanto al tipo di shampoo utilizzato, al balsamo, alle maschere di bellezza, si acquista un phon adeguato, una spazzola ideale, ma del massaggio non si tiene conto, sbagliando. Anche questo fa parte delle "buone pratiche per capelli in salute” il più delle volte questo aspetto non viene quasi menzionato. 

"Va fatta chiarezza su punto fondamentale: la bellezza dei capelli è direttamente proporzionale alle condizioni di salute del cuoio capelluto - afferma Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti ed esperto nello studio della caduta dei capelli - e attraverso il massaggio cutaneo viene stimolata la circolazione sanguigna. Ciò rafforza i follicoli indeboliti e contrasta le condizioni che possono interrompere il processo di crescita dei capelli, inclusa la forfora e la pelle secca. Aiuta inoltre a rimuovere sebo, polvere e capelli morti, rendendo il cuoio capelluto un ambiente sano e pulito. Il massaggio va eseguito con movimenti circolari, applicando una pressione moderata, facendo attenzione a non aggrovigliare i capelli per evitare rotture e strappi dei peli dal follicolo. È preferibile effettuarlo prima dello shampoo, magari con del semplice olio di cocco, così da favorire l'apporto di ossigeno, il drenaggio linfatico e l'elasticità della pelle”.

I vantaggi del cuoio capelluto

I vantaggi del massaggio del cuoio capelluto sono molteplici. Secondo alcuni recenti studi condotti da Christina Phuong e Howard I. Maibach, due medici californiani, è emerso che massaggiare il cuoio capelluto aumenta il livello di penetrazione nella parte follicolare della lozione che si va ad applicare. Infatti, grazie allo sfregamento, si modifica lo strato di barriera cutanea, migliorando il passaggio delle molecole e di conseguenza il tasso di permeazione della sostanza all’interno della pelle. 

“Troviamo numerose forme farmaceutiche adatte a questo tipo di applicazione, come creme, unguenti, lozioni, schiume o spray - spiega Labrozzi, ideatore del Metodo di Nardo incentrato sulla caduta dei capelli - l’indubbio vantaggio della somministrazione topica è quello di ottenere un effetto locale, senza andare ad intaccare l’intero organismo attraverso un assorbimento di tipo sistemico, che sicuramente porterebbe al raggiungimento del farmaco sul sito di azione, però con possibili svantaggi, come eventuali effetti collaterali e una minore efficacia dovuta alla rapida eliminazione della sostanza”.

Il grado di penetrazione del farmaco, è condizionato da numerosi fattori, ad esempio la scarsa predisposizione del prodotto all’assorbimento percutaneo, lo stato della pelle ed il suo spessore. In risposta a ciò, il massaggio potrebbe essere un valido aiuto per facilitare il passaggio attraverso la cute. Numerosi studi infatti ne confermano l’importanza al fine di favorire l’efficacia di un trattamento topico.  Al tempo stesso però, è bene sapere che il tipo di massaggio può aumentare o diminuire l’effetto della lozione, e se applicata in modo inappropriato, può fare danni considerevoli (V. Wohl, Chapter Medication and Massage Therapy: Introduction to Pharmacology). Questo concetto è di fondamentale importanza poiché il massaggio, oltre ad ampliare l’assorbimento topico, potrebbe produrre cambiamenti fisiologici positivi massimizzando l’efficacia del farmaco stesso.

“Un massaggio svolto da personale qualificato apporta sicuramente vantaggi, non solo in termini di assorbimento migliore, ma soprattutto potrebbe coadiuvare la risoluzione del problema interagendo con la fisiologia del corpo umano, attraverso l’ausilio di tecniche di movimento specifiche - sostiene Labrozzi - per questa ragione è vivamente sconsigliato improvvisarsi massaggiatori, prima di tutto perché esiste personale qualificato, e soprattutto perché un massaggio fatto male non solo non porterà benefici alla persona che ne ha bisogno, ma rischierà addirittura di essere controproducente danneggiando il paziente stesso”.

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