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Sabato, 20 Aprile 2024
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Lazio resta in zona gialla, ma aumentano le zone rosse: ora sono 5. Iss: "Servono misure urgenti"

Rischia di passare all'arancio la provincia di Frosinone. Il provvedimento sarà valutato nelle prossime ore

Il Lazio ha ottenuto la riconferma di zona gialla. L'indice Rt è a 0.94, appena sopra la soglia dell'1 ma a preoccupare restano gli ormai 5 comuni nel Lazio in zona rossa: Colleferro, Carpineto Romano in provincia di Roma, Torrice (Frosinone) e Roccagorga (Latina) per ancora sette giorni. E adesso anche Monte San Giovanni Campano (per una durata di 14 giorni).

"L'epidemia dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza nazionale. - si legge nel report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio settimanale dell'epidemia di Covid-19 - Sono necessarie urgenti misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione e contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari". 

Ma cosa si può fare e cosa no in zona gialla? I punti fermi restano il divieto di spostamento tra Regioni e il coprifuoco dalle 22 alle 5. In questi casi spostamenti consentiti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. 

Zona gialla: visite ad amici e parenti consentite

Sì alle visite ad amici o parenti. È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Riaprono bar e ristoranti: gli orari in zona gialla

Con la zona gialla nel Lazio e a Rona riaprono bar e ristoranti. È possibile consumare cibi e bevande all'interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Negozi e centri commerciali: aperti o chiusi?

Negozi e centri commerciali. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Per svolgere la propria attività i negozi di vendita al dettaglio devono assicurare, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni.

Riaprono musei, mostre e parchi archeologici ma non nel week end

Zona gialla che consente la riapertura al pubblico dei musei e dei luoghi della cultura, ma solo dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi. A Roma riaprono musei civici e il parco archeologico del Colosseo: tantissime le collezioni permanenti e le nuove mostre da visitare. Qui tutto quello da vedere nei musei e al Colosseo con Roma tornata in zona gialla. Le modalità di fruizione dei luoghi della cultura prevedono tuttavia ingressi contingentati, termoscanner per misurare la temperatura, uso obbligatorio della mascherina e distanziamento. Insomma il rispetto generale delle misure anti-Covid. Restano ancora chiusi teatri e cinema

Attività sportiva in zona gialla: cosa si può fare

Sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del Comitato Italiano Paralimpico È possibile praticare l'attività venatoria. rimanendo sempre all'interno della propria Regione o Provincia autonoma.

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