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Coronavirus agita i lavoratori dell'aeroporto: "Chiediamo mascherine e disinfettanti"

Attenzione alta nello scalo di Fiumicino per contrastare il virus proveniente dalla Cina. Iacovone (Cobas): "Si tutelino lavoratori con strumenti prevenzione"

Mascherine esaurite in molte farmacie di Roma, consigli utili per i viaggiatori e monitoraggio dei passeggeri in arrivo all'aeroporto di Fiumicino da Wuhan, città focolaio del Coronavirus. Roma corre ai ripari contro il virus della Cina. 

Fiumicino: attenzione alta verso Coronavirus

Nello scalo Leonardo da Vinci già attivo da giorni il canale sanitario, una struttura decentrata rispetto ai Terminal realizzata da Adr e attiva dal 2015, che dispone dei più avanzati sistemi di biocontenimento. A Roma nessun allarme, ma bisogna scongiurare qualsiasi ingresso in Italia di casi sospetti: così nell'aeroporto di Fiumicino l'attenzione è elevata

Lavoratori dell'aeroporto preoccupato: "Mascherine contro virus Cina"

Preoccupati per il Coronavirus i lavoratori di negozi, bar, ristoranti e duty free dello scalo romano con i sindacati  a chiedere tutele e strumenti di prevenzione. 

"Attualmente i lavoratori del commercio all'interno dello scalo aeroportuale non hanno ricevuto, tranne qualche eccezione, alcuna indicazione sui comportamenti da seguire e sulle procedure precauzionali per evitare il contagio – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – e questo potrebbe mettere seriamente in pericolo la salute delle lavoratrici e dei lavoratori stessi. Tanto più che il virus può essere trasmesso in assenza di sintomi". 

Il sindacato: "Servono strumenti di prevenzione"

In base a quanto appreso dal sindacato solamente il brand Gucci avrebbe dotato i lavoratori di mascherine a norma e disinfettanti appropriati.

"Riteniamo urgente denunciare questa ennesima leggerezza ai danni di chi ha già subito le conseguenze del drammatico incendio nel maggio del 2015. Richiamiamo Aeroporti di Roma e le aziende del commercio al principio di precauzione e li invitiamo a fornire in tempi rapidi le mascherine e i disinfettanti per la pulizia delle mani. Perché - conclude Iacovone - una delle porte d'ingresso alla pandemia potrebbe essere proprio l'aeroporto Leonardo Da Vinci". 

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