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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Monteverde / Via Bernardino Ramazzini

Villa Maraini, lo sfogo di Barra contro il Comune: "Senza fondi dal 2013"

Il fondatore del centro che intercetta e accoglie i tossicodipendenti di Roma annuncia una protesta in piazza del Campidoglio per il 1° febbraio: "L'agenzia ad hoc ancora funziona, ma a chi distribuisce i fondi?"

Dieci anni senza contributi dal Comune. E' per questo che lavoratrici e lavoratori di Villa Maraini, insieme agli utenti in cura e alle famiglie, scenderanno in piazza mercoledì 1° febbraio per chiedere ascolto, chiarezza e sostegno. Ad annunciarlo è Massimo Barra, fondatore della casa di via Ramazzini che, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, porta avanti la lotta alla droga e accoglie i tossicodipendenti dal 1976.

Lo sfogo del fondatore di Villa Maraini contro il Comune

Barra, medico ed esperto nel trattamento delle dipendenze, periodicamente lancia l'allarme sulla sostenibilità delle molteplici attività portate avanti dalla Fondazione, che nel tempo è diventata Agenzia Nazionale della Croce Rossa Italiana. "Voglio chiedere conto all'amministrazione di cosa stia facendo contro la droga - sbotta - e per avere informazioni sull'agenzia per le tossicodipendenze. Dall'assessorato al sociale mi dicono sia attiva, allora spieghino a chi vanno i fondi e quanto costa questa struttura rispetto ai fondi che distribuisce. Se ne preannuncia da anni la chiusura, ma si continuano a spendere soldi. Soldi che noi da 10 anni non vediamo". 

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"Offriamo molteplici servizi di qualità, se chiudiamo vi occuperete di 250mila persone"

Dall'unità di strada all'accoglienza diurna e notturna, passando per la comunità terapeutica, i servizi ambulatoriali, la distribuzione del metadone, i test HIV ed Epatite C gratis, sono solo una parte dei servizi offerti da Villa Maraini e per i quali Barra rivendica ascolto e supporto da parte del Campidoglio: "Parliamo di un servizio unico ed insostituibile - continua - non solo per i tossicodipendenti e loro famiglie, ma anche per la popolazione generale, con servizi d'avanguardia. Ma tranquillamente continuate ad ignorarci! Tanto, se chiudiamo, sicuramente saprete gestire le 250.000 presenze/anno di utenza che rimarrebbe senza assistenza! Trovo assurdo che il Comune non si possa fare carico di parte delle nostre attività. Si trovano soldi per tutto, tranne che per le dipendenze patologiche, come mai? Domani ci faremo sentire perché il problema droga non è solo di chi ce l'ha, ma riguarda tutta la collettività". 

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