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VIDEO | Monitorare i pazienti Covid a distanza, la sperimentazione al Policlinico Tor Vergata

L'obbiettivo della sperimentazione è quello di poter tenere i pazienti affetti da Covid-19 a casa, tenendo in osservazione dodici parametri vitali a distanza

Da una parte il bisogno di tenere liberi i posti letto in ospedale, dall’altra l’opportunità di mantenere il paziente in un contesto domestico che, visto l’isolamento obbligatorio per chi è affetto da Coronavirus, avrebbe un effetto psicologico migliore.

Questi gli obiettivi principali della sperimentazione condotta su venti pazienti cronicizzati affetti da Covid-19, non ospedalizzati perché colpiti da una forma del virus non acuta, per monitorare a distanza le condizioni di salute, analizzare costantemente tutti i parametri e valutare l’eventuale necessità di un’ospedalizzazione. La ricerca è coordinata dall’équipe del professor Massimo Andreoni, direttore della UOC Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, consentirà la rilevazione di una serie di parametri vitali in tempo reale grazie all’impiego di un nuovo dispositivo brevettato messo a punto da Formula Center Italia in collaborazione con quattro università italiane e con un partner tecnologico che ha collaborato allo sviluppo di hardware e software.

Si chiama HumetryMed e rappresenta l’evoluzione di una tecnologia nata già due anni fa è testata con successo per migliorare la salute e le prestazioni dei piloti nelle competizioni di motorsport. “Avere la possibilità di osservare e monitorare un paziente da casa interpretando l'idea della telemedicina che fino ad oggi non è stata ancora attivata, è un traguardo davvero importante - dice Andreoni -. Per ora questo nuovo progetto prevede il coinvolgimento di circa 20 pazienti con patologie croniche pregresse che hanno contratto il virus Sars Covid-19 in una forma non grave e che quindi non richiede l'ospedalizzazione. L'assistenza domiciliare a questi pazienti ci permetterà di ridurre gli accessi nei pronto soccorso, consentendo al paziente il ricovero solo quando il medico che lo segue lo riterrà necessario".  

“Abbiamo accolto con forte entusiasmo questo innovativo progetto di telemedicina perché in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, segnato da una pandemia – aggiunge Marcella Marletta, direttore scientifico di Humetry  - riteniamo che avere la possibilità di alleggerire il sistema sanitario nazionale, permettendo al medico di monitorare a distanza i suoi pazienti, sia un enorme valore aggiunto”.

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