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VIDEO | La resistenza di San Basilio contro gli sgomberi: occupata l'aula del municipio

I residenti: "La politica deve prendere una posizione e fermare questi sfratti"

Si sono dati appuntamento fuori dalla sede del municipio IV di Roma e sono entrati. Sono alcuni degli abitanti delle case popolari di San Basilio che, visti i numerosi blitz e sgomberi messi in atto nelle ultime settimane, chiedono di essere ascoltati. “San Basilio non si arrende”, dice una di loro, in mano i volantini della manifestazione che hanno organizzato per il prossimo 22 marzo sotto la sede della Regione Lazio.

Tra loro c’è anche Viviana, 40 anni e madre di tre figli minorenni, sgomberata il primo marzo da un alloggio che aveva occupato “per necessità” nel 2016: “Mio marito ha lavori precari, io faccio le pulizie in nero e quando ci siamo trovati senza una caso abbiamo occupato - spiega Viviana -, abbiamo chiesto la regolarizzazione, ma prima di darci una risposta ci hanno buttato fuori. Ora ho trovato ospitalità da alcuni parenti ma come faccio a vivere così?”.

La “resistenza” di San Basilio arriva quindi in Municipio. Dopo che per diversi giorni, attraverso un tam tam sui social, ogni mattina alle 5 alcuni di loro escono per le strade del quartiere per vedere se arrivano i blindati. “Non si vede nessuno, per oggi stiamo tranquilli”, è il messaggio che ognuno di loro attende per avere la certezza che non ci saranno sfratti.

Stamattina, giovedì 17 marzo, l’obbiettivo della protesta era invece il minisindaco, Massimiliano Umberti: “Abbiamo chiesto un incontro perché è ora di dire basta a questa narrazione per la quale gli sgomberi vengono fatti ai danni di criminali - dice Michelangelo Giglio di Asia Usb -. Il tema casa deve essere affrontato seriamente. Ma malgrado la nostra richiesta nessuno ha voluto parlare con noi ed è inaccettabile, ancora una volta assistiamo al silenzio di chi amministra questa città”.

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