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VIDEO | “Basta eccidi in Sudan”, la protesta dei rifugiati politici di Roma sotto l’ambasciata

La protesta di stamattina, giovedì 27 dicembre, dei rifugiati politici sudanesi sotto l’ambasciata di via Panama: “Fermate la dittatura criminale”

L’obbiettivo della protesta è quello di accendere i riflettori sulla condizioni di vita in Sudan, paese dal quale negli ultimi anni sono arrivati in Italia, come intutta Europa, migliaia di richiedenti asilo propro per la situazione politica del Paese. La comunità sudanese di Roma ha deciso di organizzare una protesta sotto l’ambasciata per “rompere il silenzio sull’eccidio di cittadini sudanesi che manifestano pacificamente contro le condizioni di vita insostenibili e contro la dittatura”, dicono gli organizzatori.

“Nell'ultimo periodo in Sudan la vita è diventata sempre più difficile, scarseggiano i beni di prima necessità, i prezzi sono diventati impossibili, si formano lunghe file di cittadini per ottenere pane, carburante, gas o anche per i prelievi di contanti dagli sportelli automatici, servizi sanitari e educativi solo per i ricchi - continuano -. Questa situazione sta provocando numerose proteste per esprimere il loro rifiuto del governo dittatoriale che va avanti da più di trent’anni”. Proteste che, raccontano, vengono sedate a colpi di pistola: “I nostri amici e famigliari che sono ancora lì ci stanno informando attraverso i social - racconta Bosh della comunità sudanese di Roma, tra gli sgomberati dall'ex centro d'accoglienza di via Scorticabove lo scorso luglio -. Noi siamo rifugiati politici da anni in Italia, e ringraziamo questo Pese per averci accolto, ma la comunità internazionale si deve interessare del Sudan. Non bisogna dimenticare quello che è accaduto in Darfur. Bisogna mettere fine a questa dittatura criminale”.

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