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Martedì, 23 Aprile 2024

VIDEO | In fila per il pacco alimentare, a Roma sempre più famiglie vanno avanti solo così

Dentro la sede di Medicina solidale a Tor Bella Monaca durante la consegna dei viveri: “Siamo passati da 350 ad 850 famiglie assistite”

Tiziano è arrivato qui con i suoi quattro bambini. Come ogni mese si mette in fila per ritirare il pacco alimentare che gli da una mano ad andare avanti: “Senza di loro sarebbe certamente più difficile, quei pochi soldi che riceviamo come sussidio finisco in pochi giorni tra bollette e spese per i figli - racconta. Qui serve il lavoro, perché c’è tanta povertà anche a Roma”.

Pasta, riso, caffè, alimenti in scatola, biscotti, pasta. Ma anche qualche dolce per i più piccoli. La consegna dei pacchi alimentari non si ferma in città, anzi aumenta. Questo sentendo direttamente chi in questa circostanza da direttamente una mano alle famiglie in difficoltà. Come Medicina solidale, che solo nella zona di Tor Bella Monaca assiste 850 famiglie, prima della pandemia erano 350. Una richiesta che continua ad aumentare: “Tutto è iniziato per dare supporto ai bambini perché la medicina senza di una corretta alimentazione, o addirittura la fame, può fare poco -  spiega Lucia Ercoli, responsabile sanitario e scientifico di Medicina solidale -. Le richieste aumentano, anche da persone che fino a pochi mesi fa non ne avevano bisogno. Ad oggi il 50% della nostra utenza è composta da famiglie italiane che spiegano come debbano scegliere se pagare una bolletta o acquistare del cibo da mettere a tavola”.

Uno spaccato della situazione di povertà nella Capitale lo da anche la Caritas con il suo ultimo rapporto, presentato lo scorso 1 aprile. Nella relazione si scava nel tessuto sociale romano, indagando sui redditi dichiarati dalle famiglie nel 2020: il 6% dei cittadini dichiara di faticare ad arrivare alla fine del mese e addirittura il 41,1% ha presentato un reddito individuale non superiore ai 15 mila euro. Concentrandosi sulla situazione delle famiglie, nei municipi più “poveri della città”: nel VI municipio il 13,4% delle famiglie con minori ha un reddito pari o inferiore a 25 mila euro, in V la percentuale si abbassa al 9,8%, simile a quella del X (Ostia) e del VII (Cinecittà). 

“La nostra preoccupazione e che laddove mancano diritti verranno meno anche i doveri - conclude Ercoli -. Un Stato di diritto deve garantire ai suoi cittadini casa, lavoro, cibo e sanità. Altrimenti non ci si trova più di fronte ad uno Stato democratico”

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