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VIDEO | Pineto United, la favola dei migranti continua. Ora si lotta per la promozione

Siamo andati a conoscere da vicino i ragazzi della Pineto United durante il loro allenamento nel campo di Valle Aurelia

“Fossero stati trasferiti lontano, la Pineto United non  avrebbe potuto continuare”, dice l’allenatore Pietro Lucari pensando al rischio di perdere i suoi giocatori una volta chiuso il Cas “Il Gelsomino”. Invece sono ancora qui e in lotta per il terzo posto della classifica, un traguardo che significa promozione.

Samba è il capitano della squadra. Viene dal Gambia, ma per arrivare in Italia, due anni fa, ha dovuto attraversare l’inferno della Libia. Per lui la squadra è tutto: “Siamo una famiglia - dice - anche se abbiamo nazionalità diverse. Non è stato facile lasciare la nostra casa, ma ognuno di noi ha avuto i suoi motivi”. Aboubakar è il portiere. Anche lui gambiano, è tra i più giovani con i suoi 18 anni. “Penso spesso alla mia famiglia a casa, mi chiedono come mi trattano in Italia - racconta -. Mi mancano molto”. Con il suo sorriso Zaccaria, 25 anni del Benin, mostra tutta la sua passione per il pallone: “Sono troppo vecchio per fare carriere, ma non si sa mai", dice.

C’è il mondo in questo campo, tra un tiro di pallone e l’altro. Tra un insegnamento, uno schema, un rimprovero. Una famiglia di ragazzi dal destino intrecciato che non vuole interrompersi, ma guardare sempre più lontano. Questa è la funzione dello sport, ma anche del sentirsi parte di un progetto, di un percorso di integrazione che ti faccia sentire parte di qualcosa. “Il calcio serve soprattutto per tenerli fuori dai centri e farli sentire impegnati, molti di loro si deprimono, pensano troppo alla loro situazione - raconta l’allenatore Lucari -. Per me è stata una sfida, è la prima esperienza da allenatore, ma non pensavo fosse così impegnativo seguire una squadra di migranti. Sono ragazzi che hanno molti problemi, la gente non se lo può immaginare”. Accanto a lui il direttore sportivo della Pineto United, e preparatore dei portieri, Elisabetta Guarino: “Vivo di calcio, fin da quando ero piccola - spiega -, ho accettato questa esperienza per stare vicino a questi ragazzi, dar loro una mano, e ne sono felice”.

Ma Pineto United fa parte di un disegno più ampio e che abbraccia questa "fetta" di Roma. Presidente della squadra è Lello Melchionda di Pinacci nostri che, insieme alle altre associazioni di zona lavorano sodo per riportare questo campo nel cuore della Valle dell’Inferno, agli antichi splendori.

Riqualificazione ed integrazione di questi giovani migranti. Col sogno, partita dopo partita, di scalare quante più posizioni possibili per raggiungere la serie B del trofeo Aics. Gli altri problemi, possono aspettare.

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