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VIDEO | Dopo la discarica il termovalorizzatore: anche Albano protesta contro Gualtieri

Incontriamo il comitato No inceneritore di Albano di fronte all’invaso, sotto sequestro di Roncigliano: “L’inceneritore di Gualtieri è una scelta arcaica”

Sono stati mesi di fronte alla discarica di Albano da quando l’allora sindaca di Roma, Virginia Raggi, firmò l’ordinanza per la sua riapertura. Oggi si preparano alla protesta contro il termovalorizzatore dell’attuale primo cittadino, Roberto Gualtieri, gli abitanti e i comitati della zona di Albano e dei castelli romani, vista come l’ennesima “scelta sbagliata in tema rifiuti romani sulle loro spalle”.

“Abbiamo i pozzi inquinati con l’acqua potabile che ci viene portata in autobotti, a causa della discarica - dice Marco, abitante di Villaggio Ardeatino, che dista poche centinaia di metri dall’invaso di Roncigliano, e membro del comitato No inceneritore di Albano -. Il termovalorizzatore ci spaventa perché verrà realizzato a pochi chilometri da qui. Quindi siamo coinvolti”.

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Beppe, che da anni lotta per la difesa ambientale di questo territorio, è perentorio: “E’ un inceneritore, le cose vanno chiamate col loro nome - sottolinea -, Gualtieri dovrebbe lavorare per incrementare la differenziata e non per scegliere un sistema vecchio e inquinante come questo”.

Senza dimenticare che, come spiega Beppe, “dentro la discarica di Albano c’è ancora un progetto di biogas attualmente in discussione negli uffici della Regione Lazio”.

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