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VIDEO | Monopattini: cosa fanno gli operatori per evitare il caos sosta selvaggia

La ricetta delle app: più informazione preventiva agli utenti, mini corsi di formazione e sanzioni per chi abbandona il mezzo in maniera “selvaggia”

Girando il centro di Roma non si può non notare come ormai il paesaggio della Città Eterna sia, a volte, ostruito dalla presenza dei mezzi in sharing. Soprattutto monopattini. Eppure, come indicato dalle maggiori compagnie presenti, l’utente tipo è un adulto che lo usa per recarsi al lavoro.

Come contrastare il fenomeno della sosta selvaggia quindi? RomaToday per saperne di più ha incontrato il regional general manager per il sud Europa di Dott, Andrea Giaretta, e Enrico Stefàno, manager dei rapporti istituzionali per l’Italia di Lime nonché ex presidente della commissione Mobilità della precedente giunta capitolina giudicata da Virginia Raggi. “Quella avviata dal 2020 era una sperimentazione e, come accaduto a Parigi, ad un certo punto era chiaro servissero regole più stringenti e utili ad ottimizzare il servizio a beneficio anche della città - dice Stefàno -, il nuovo bando comunale è scritto bene e siamo pronti a lavorare al meglio”.

Monopattini in sharing, meno operatori e più vincoli: il Campidoglio pubblica il bando

Dott ha scelto di avvalersi della collaborazione di un’associazione di consumatori per gestire al meglio il lavoro sugli utenti in tema di parcheggio, con Consumerismo: i fruitori del servizio che parcheggeranno fuori dalle aree consentite o in maniera scorretta in violazione del codice della strada riceveranno un “alert” direttamente sul proprio smartphone mediante notifica push attraverso l’app dell’operatore. “Tutto inizia però nella fase di registrazione in cui dovranno essere approvate delle schede che indicano i principi di utilizzo del mezzo - spiega  Giaretta - poi nella nostra app abbiamo indicato le arre di parcheggio e le cosiddette ‘aree di sfogo’ dove è consentita la sosta in luoghi messi a disposizione dall’amministrazione a partire dalla scorsa estate. Chi parcheggia male o fuori da questi stalli, con un’analisi delle foto che ogni utente è costretto a fare del mezzo per finire la corsa, ci sarà una notifica e successivamente una sanzione, fino al blocco del servizio con obbligo di seguire un corso di formazione gratuito”. “Noi ormai da tempo inviamo comunicazione agli utenti tramite newsletter e messaggi sulla app che indirizzano ad un comportamento corretto da seguire - ricorda Stefàno -, oltre ad inserire l’icona del parcheggio in modo tale da fornire all’utente l’indicazione giusta all’avvio del noleggio”.

Bird invece ha iniziato a sperimentare in alcune zone di Roma, il suo nuovo tool di parcheggio, “Bird Vps”, che consente all’azienda di geo-localizzare i monopattini parcheggiati con una precisione millimetrica, sfruttando anni di scansioni 3D di Google e i dati di street view di tutto il mondo: “Vogliamo che il monopattino entri sempre di più a far parte delle abitudini dei romani - sottolinea Cristina Donofrio, general manager di Bird -. Con questo obiettivo e nell’ottica di investire sempre più in una vera alternativa all'auto privata, abbiamo scelto di offrire un importante sconto ai detentori dell’abbonamento al trasporto pubblico locale e investiamo fortemente nell'innovazione per garantire un servizio di qualità e assicurare sempre un uso dei monopattini ordinato, corretto e rispettoso”.

Poi, il nuovo bando comunale e quella stretta collaborazione che gli stessi operatori chiedono al Campidoglio: “Parigi insegna che più stalli dedicati al parcheggio dei monopattini garantisce il miglior funzionamento del servizio - continua Stefàno -, per gli utenti ma soprattutto per la città”. “Il minor numero di operatori scaricherà il peso sulle zone centrali per offrire un servizio più ampio sulla città e sarà un bene - spiega Giaretta -. Noi abbiamo solo personale dipendente che attraverso degli algoritmi sa esattamente dove ci sono pi mezzi e dove invece mancano, in modo tale da fare una distribuzione efficace e più ordine per le strade di Roma, e questo è un lavoro fondamentale anche per andare ad intercettare i mezzi in sosta errata”.

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