rotate-mobile

VIDEO | Emergenza abitativa a Villaggio Falcone, dove un box diventa casa: “Se ci staccano la corrente è finita”

La difficile condizione abitativa di un gruppo di famiglie che tra il 2012 e il 2014 hanno occupato i locali commerciali di Ater delle case popolari di Ponte di Nona vecchia

Uno sfratto, la perdita del lavoro, una situazione di indigenza che va avanti da anni. I figli che non possono essere cresciuti in mezzo alla strada. Queste sono alcune delle condizioni che hanno portato queste famiglie a scegliere di occupare quei locali commerciali Ater sotto le case popolari, vuoti da sempre. Una scelta illegale, si intende. Ma che racconta quell’emergenza abitativa di Roma ormai cronica, con la graduatoria troppo lunga per soddisfare tutti. Dove un alloggio di fortuna diventa una casa.

“A causa di un incendio doloso che a riguarda uno di questi alloggi, oggi vogliono staccare la corrente a 14 famiglie con altrettanti bambini - dice Pasquale Nappo, responsabile provinciale di Asia Usb -. Sono occupanti senza titolo, quindi persone a cui è stato negata la possibilità da avere un allaccio regolare, malgrado molti di loro hanno addirittura la residenza”. “Non chiedo la luna, mi accontento di restare qui come i miei figli, come negli ultimi dieci anni, e di essere messa nelle condizioni di essere regolarizzata - dice Anna Rita mentre mostra la carta di indentità per dimostrare la sua residenza -. Se avessi avuto un’alternativa ovviamente non mi troverei qui”.

“Esistono dei progetti Ater di riconversione dei locali commerciali in abitazioni in diversi quartieri di Roma - sottolinea Nappo -. Qui è ancora una chimera ma se le istituzioni non decidono di approntare per davvero l’emergenza abitativa di questa troveremo smepre questo genere di situazioni". Con il distacco della luce previsto ormai nei prossimi giorni.

Video popolari

VIDEO | Emergenza abitativa a Villaggio Falcone, dove un box diventa casa: “Se ci staccano la corrente è finita”

RomaToday è in caricamento