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VIDEO | Omotransfobia, una casa rifugio per giovani vittime di violenza e discriminazioni

Casa+ è il progetto d’accoglienza di Croce Rossa Italiana destinato a giovani Lgbtq. La struttura si trova in un posto sicuro e protetto dal Comune di Roma

Condividere la casa con chi non vuole accettare il fatto che sei diverso da come immaginava e voleva. Subire violenza, umiliazioni, minacce. Fino al punto che, un giorno, o vieni messo alla porta dai tuoi stessi familiari oppure scegli di andartene. Anche quando sei troppo piccolo per essere in grado di badare a te stesso.

Questa assurdità, purtroppo, viene vissuta da molti giovani nel momento in cui dichiarano la propria omosessualità o il fatto di essere dei transgender. Come Mia e Artemisia, due giovani transessuali, agli inizi del lungo processo di transizione a cui si stanno sottoponendo, e che incontriamo a Casa +, la struttura d’accoglienza organizzata e gestita da Croce Rossa Italiana in un luogo protetto dal Comune di Roma. “Non vedo mio padre da quando ha tentano di strangolarmi, tre anni fa - dice Mia, 18 anni -. Essere se stessi non è una forma di egoismo, ma ho scelto di vivere e non posso farlo in un corpo che non è il mio”.

“Casa+”,  nasce per giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, una struttura sicura che offre gratuitamente ospitalità in un ambiente dove trovare sostegno nella ricostruzione dei legami affettivi e orientamento nei percorsi educativi e di inclusione lavorativa. L’obiettivo è quello di rispondere alle esigenze di protezione per vittime di omotransfobia e persone discriminate, o a rischio di violenza, per motivi connessi all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

“La casa può ospitare 8 persone, divise in camere doppie, e hanno una permanenza dai 6 ai 12 mesi - spiega Antonio Antolini, educatore Casa+ per Croce Rossa di Roma -. Il senso di comunità che vivono tra coetanei è importante e forse il punto di forza di questo progetto. Arrivano fortemente disorientati, spesso impauriti, quindi il primo passo è proprio quello di garantire una giusta accoglienza ed avviare un percorso psicologico e poi di inserimento lavorativo. Perché l’autonomia economica è fondamentale”. Attualmente tutti gli ospiti hanno trovato un lavoro e sono pronti a lasciare il posto a chi, purtroppo, ne ha bisogno.

A disposizione c’è il numero verde 800 06 55 10: “Con questo progetto Croce Rossa continua a dare sostegno a tanti giovani che all’improvviso si trovano senza rete familiare e senza un luogo dove abitare - ricorda Debora Diodati, presidente della Croce Rossa di Roma -. Questa struttura ha l’ambizione di rappresentare un porto sicuro che contrasti forme di violenza e di discriminazione cercando di non lasciare soli tanti giovani. Mettere a disposizione un numero verde significa facilitare l’approdo a Casa+, dando la possibilità in tutta Italia di entrare in contatto con noi”.

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