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Giovedì, 28 Settembre 2023

VIDEO | Fondamentali in piena pandemia, scaricati nella terza ondata: la storia degli interinali di Ares 118

Con lo sblocco della graduatoria, l'azienda di pronto soccorso non ha più rinnovato i contratti di circa 60 autisti di ambulanze che nell'ultimo anno hanno lavorato in piena pandemia con contratto a somministrazione

“Sono stati investiti dei soldi pubblici per la nostra formazione e il vestiario, chiediamo una continuità lavorativa”. Maria Pia Nardo Di Maio, 43enne della provincia di Viterbo, giustifica così la richiesta, sua e dei suoi 60 colleghi inseriti nell’organico di Ares 118 con contratto a somministrazione lavoro, di non essere lasciata a casa.

La pandemia, l’emergenza sanitaria, il lavoro a contatto con pazienti positivo al Covid-19 con la paura di portare il virus dentro le loro case. Ma è lavoro, quindi l’hanno fatto, con contratti di 2 o 3 mesi rinnovati nel corso dell'ultimo anno. Per tutti una fine comune: 16 marzo 2021.

Questo perché, come comunica la stessa azienda, “il primo febbraio 2021 è stata approvata la graduatoria del concorso pubblico bandito il 3 dicembre 2019, e sono stati nominati i vincitori, che giá sono entrati in azienda”. “Noi assolutamente non contestiamo il fatto che i colleghi vincitori del concorso vengano assunti e facciano il loro lavoro - dice Giambasilio Perdichizzi -, ma chiediamo di poter essere inseriti del progetto Ares magari con un’altra mansione come quella del barelliere, di cui ce ne sarebbe bisogno come abbiamo potuto vedere da vicino in questo periodo. Noi vogliamo solo continuare a lavorare”.

L’azienda spiega che il concorso pubblico fu bandito per 138 posti di autista soccorritore al fine di colmare i vuoti in organico presenti in tutte le province. Ma che a causa di quanto disposto dai diversi Dpcm in merito alle misure da intraprendere per contrastare la pandemia, i tempi di espletamento del concorso si sono allungati.

“Visto anche il superlavoro di Ares 118 nell’assistenza ai pazienti durante le diverse ondate della pandemia - spiega l'azienda -, è stata contattata un’agenzia di lavoro interinale per fornire autisti nelle more dell’espletamento della procedura concorsuale. Gli operatori in questione quando hanno accettato l’offerta erano perfettamente a conoscenza del fatto che il contratto con l’agenzia interinale sarebbe stato interrotto alla conclusione della procedura concorsuale”. “La graduatoria - continua la nota di Ares 118 -, che comprende 658 candidati idonei, verrà utilizzata dall’azienda per il programma regionale di reinternalizzazione del servizio”.

“Visto l’impegno e il rischio di contagio a cui siamo stati sottoposti in questo periodo speravamo in un trattamento diverso - ricorda Davide Muschella, padre di due bambini -, invece a 4 giorni dalla scadenza ci hanno comunicato che non avremmo avuto il rinnovo. In piena pandemia”.

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