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VIDEO | Hotel Sheraton, i lavoratori non si arrendono: "Fermate i licenziamenti". E si chiede l'intervento degli enti locali

Le immagini dal nuovo presidio di protesta organizzato stamattina, mercoledì 16 febbraio, proprio sotto la sede dell'hotel in fase di ristrutturazione

Non sono intenzionati a mollare. I 164 dipendenti dello Sheraton Roma Hotel, a rischio licenziamento, tornano a protestare e questa volta sullo sfondo hanno proprio quella struttura che per anni, nella maggior parte dei casi decenni, è stata il loro posto di lavoro.

Il dramma dei lavoratori dello Sheraton, assedio sotto l’hotel

“Le vedi le impalcature? - si chiedono - I lavori di ristrutturazione stanno andando avanti con l’hotel che riaprirà entro un anno, ma vuole farlo senza di noi, magari con contratti di lavoro più vantaggiosi per loro”. Perché la ragione della loro rabbia sta tutta qui. “Questa non è un’azienda che sta chiudendo ma sta sospendendo le attività per fare questo intervento e malgrado ci siano gli strumenti utili ad evitare i licenziamenti, come gli ammortizzatori sociali, sono intenzionati ad andare avanti - spiega Stefano Chiaraluce del dipartimento Turismo di Cgil Filcam Lazio -. La prossima fase vedrà la partecipazione degli enti locali e ci auguriamo in un passo indietro per la salvaguarda del lavoro”.

Parliamo di persone per lo più tra i 50 e i 60 anni. Un fascia d’età complicata per chi sarà costretto a rimettersi in gioco nel mondo del lavoro, e troppo giovani per andare in pensione. “Chiediamo di essere coinvolti nel nuovo hotel che riaprirà qui dopo l’intervento di ristrutturazione - dice Soave Ferranti, dipendente dello Sheraton dal 1989 -, non si possono trattare così i lavoratori”. Oltre al fatto che in una tale crisi del settore, questa vertenza rischia di trasformarsi in un precedente pericoloso.

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