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Mercoledì, 24 Aprile 2024

VIDEO | La "battaglia" di Ostia: viaggio sul mare di Roma messo a rischio dall'erosione della costa

Da una parte i lavori del piano regionale di difesa della costa, dall’altra i danni delle ultime mareggiate: ecco cosa sta succedendo sulla spiaggia della Capitale

E’ davvero una corsa contro il tempo per salvare il mare di Roma? Viene spontaneo chiederselo passeggiando sul lungomare del lido di Ostia, dove le ferite provocate dalle ultime mareggiate sono ancora aperte. E sanguinanti. E dove in alcuni tratti la sabbia sembra davvero finita, con il mare che sbatte letteralmente sulle pareti degli stabilimenti balneari.

Per l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Mauro Alessandri, non è così. Non si tratta di "emergenza" ma di “un lavoro programmatico e programmato - sottolinea Alessandri -, non di contrasto ad un fenomeno naturale quale è l’erosione, ma di difesa. Delle opere pubbliche, di quelle economiche e, laddove si renda necessario, e al momento non è cos’ì, di difesa delle abitazioni e delle persone”.

E i lavori dalla Regione Lazio sono in corso d’opera e ben visibili in diversi punti del litorale. Quelle scogliere a pennello, in parte contestate sia dai balneari che dagli ambientalisti, che puntano a limitare il fenomeno dell’erosione. “Non si può pensare di chiudere il mare - dice Elisabetta Studer del circolo Legambiente del litorale romano -, il nostro timore è che con questi interventi si metta a rischio anche la parte di maggior pregio del litorale, dalle dune di Castel Porziano a Capocotta, dove c’è una resilienza della costa proprio per il suo aspetto naturale e dinamico”. “Questi interventi vanno visti nella loro interezza, perchè non si può pensare che vengano messe le protezioni della costa tutte insieme, dobbiamo agire con gradualità - spiega l’Assessore Alessandri -, conosciamo i rischi di aumento d’erosione nel punto opposto della costa dove vengono messe le scogliere a pennello e li, se occorre, interveniamo con maggior ripacimento delle spiagge, mentre si prosegue con i lavori”.

Franco Petrini, concessionario degli stabilimenti La Nuova Pineta e Pinetina, fortemente danneggiati dalle ultime mareggiate, osserva i lavori in corso: “Negli ultimi anni abbiamo perso almeno duecento metri di arenile ed è da più di dieci anni che si chiede un intervento contro l’erosione, come è stato fatto per la zona di Ostia centro trent'anni fa. Qui bisogna riflettere per somma urgenza - continua Petrini , altrimenti se continuano le mareggiate gran parte di questi lidi spariranno per sempre”.

“Siamo sicuri che l’effetto di difesa ci sarà. Non si tratta di un tentativo, ma di lavori studiati e programmati nel tempo - conclude Alessandri -. Come siamo anche certi del fatto che saranno necessari altri interventi futuri”. Una posizione contestata da Federbalneari Lazio che con il suo presidente, Marco Maurelli, chiede maggior partecipazione: “Abbiamo chiesto di essere coinvolti nella progettazione ma così non è stato e il nostro timore è che questi interventi peggiorino la situazione anziché migliorarla”.

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