VIDEO | Corsa al tampone, la lunga attesa al drive in: tra i positivi anche chi ha già fatto la terza dose
Le immagini e le voci dal drive in di viale Tor di Quinto nella mattinata di giovedì 30 dicembre: centinaia le auto in fila
C'è chi ha scoperto di essere positivo dopo un test antigenico, oppure chi è entrato in contatto con una persona che ha il Covid-19. Ma anche molti genitori che, in vista della ripresa delle scuole, portano i propri bambini a fare il tampone molecolare perchè un loro compagno di scuola è risultato positivo. Per tutti un’unica certezza: dover attendere il proprio turno in coda, per ore.
Sono centinaia le auto che entrano ed escono dal drive in di viale di Tor di Quinto, organizzato e gestito dalla Asl Roma 1, in questo soleggiato 30 dicembre. La corsa ai tamponi non si ferma quindi, e dopo le code in vista del Natale ora ci troviamo di fronte a quelle a ridosso dell'ultimo dell'anno. Ma tra le persone incontrate, il tema dei festeggiamenti appare ormai lontano e il tampone serve principalmente per scongiurare il timore della malattia, di contagiare i propri familiari o per evitare le restrizioni della quarantena.
“Mia figlia è positiva ed io devo fare il tampone obbligatoriamente - spiega un giovane papà arrivato dopo circa un’ora e mezza di coda, ai sanitari che eseguiranno il prelievo -. Volevamo partire ma non è stato più possibile, nemmeno quest’anno”. Seguendo le ultime circolari in materia, anche qui si accettano solo persone dotate di prenotazione eseguita on line nel portale di Salute Lazio. Eccezion fatta solo per chi ha un referto di positività da accertare. Diverse infatti le auto che sono state dirottate perchè prive di queste due condizioni.
“Ormai ci sto facendo l’abitudine, è il quarto tampone molecolare che faccio - spiega Damiano a bordo della sua utilitaria -, sono risultato positivo il 22 dicembre, malgrado la terza dose fatta il 15. Spero ora di avere un risultato negativo”. Stessa sorte per una coppia di ragazzi: “Abbiamo fatto la terza dose circa tre settimane fa, non sappiamo più che fare per restare tranquilli”.
Malgrado la lunga fila di macchine la coda piano piano scorre e per i sanitari è davvero un super lavoro che soprattutto nelle ultime giornate ha dovuto soddisfare un numero sempre più crescente di richieste. “Chi l’avrebbe detto che finivamo il 2021 in questo modo”, dice sospirando un altro utente in attesa.