Nuova copertura, la prima fase dei lavori ultimata con il tetto, il prezioso cassonettato in fase di restauro e che tornerà sul soffitto della chiesa per le celebrazioni di Natale. San Giuseppe dei Falegnami si presenta così ad un anno dal crollo. Lavori che sono andati velocemente e che termineranno definitivamente, con la consegna della chiesa alla città, il prossimo 19 marzo in occasione di San Giuseppe.
“Dal 3 giugno ad oggi sono state realizzate e giustapposte le due nuove capriate in sostituzione di quelle collassate – sottolinea il progettista e direttore dei lavori Alessandro Bozzetti –, mentre è stato possibile conservare, mediante l’inserimento di alcuni elementi, le strutture ancora in situ che sostengono la parte del cassonettato rimasto in opera. È stata poi realizzata tutta l’orditura secondaria della copertura, compreso il posizionamento di un sistema di isolamento termico, che permette di controllare il microclima del sottotetto e tenere i valori di temperatura e umidità all’interno di un definito intervallo, ideale per la migliore conservazione del legno delle strutture delle falde e del cassettonato”
A pochi giorni dal crollo, i tecnici dell’Ufficio edilizia di culto e beni culturali hanno predisposto e seguito le attività di sgombero delle macerie, messa in sicurezza e il contestuale riconoscimento, recupero e catalogazione delle parti lignee del cassonettato e della struttura di copertura crollate; operazioni svolte sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, e secondo le indicazioni della Procura di Roma, che ancora oggi sta svolgendo le sue attività. Contemporaneamente tutti i frammenti lignei del cassettonato recuperati sono stati puliti, consolidati, trattati con sostanze antiparassitarie e censiti per definirne l’esatta ricollocazione, anche grazie all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro che, nel mese di luglio, ha eseguito un cantiere scuola con alcuni studenti del secondo anno provenienti dalla sede di Matera.