rotate-mobile

VIDEO | Case popolari all'asta, sit in sotto la sede Ater: "Vanno assegnate non vendute"

Il direttore generale Napoletano incontra una delegazione degli attivisti di Potere al Popolo per illustrare il piano dell'azienda regionale: "Con una casa di pregio venduta ne do cinque ad altrettante famiglie"

In presidio sotto la sede Ater nel giorno in cui parte la procedura d’asta per 21 appartamenti in zone considerate di pregio. Alle 11:30 di martedì 9 novembre, una decina di attivisti di Potere al Popolo, insieme alla loro candidata sindaca, Elisabetta Canitaro, si sono dati appuntamento al civico 1 di lungotevere Tor di Nona, per chiedere chiarimenti all’azienda regionale per l'edilizia residenza pubblica. “Le case non vanno vendute ma fanno assegnate, anche al centro di Roma - dice Canitaro -, perché ormai da tempo assistiamo alla feroce gentrificazione di questa città, con migliaia di persone in graduatoria da anni”.

Intorno alle 12:30 una delegazione viene ricevuta dal direttore generale, Andrea Napoletano: “Ricordo che tre anni fa l’azienda aveva più di 530 milioni di euro di debiti, e che attualmente l'ha ridotto di quasi l’80%. Questo significa che l’azienda è bancabile e può investire - spiega Napoletano a Roma Today -. Ater e Regione Lazio stanno facendo molto tra manutenzioni e creazioni di nuovi alloggi, la vendita di queste 'case di pregio’, per il valore di mercato che hanno ci consentono, per ognuna di essa, di dare casa a cinque famiglie”.

“Per noi resta una scelta politica quella di vendere anzichè assegnare, perchè così facendo si perde un patrimonio pubblico - sostiene Beatrice di Potere al Popolo, al termine dell’incontro con Napoletano -. Monitoreremo gli sviluppi della situazione”. “Per far fronte all’emergenza abitativa stiamo seguendo due strade - continua Napoletano -, la prima è la costruzione di nuovi alloggi, e sono circa 700 quelli creati a fronti di un investimento regionale di circa 70 milioni. Il secondo è con le vendite, appunto. Con i proventi che saranno impiegati in manutenzioni e acquisti di nuove case”.

Ma il nodo resta sempre uno: le assegnazioni, ferme da quasi un anno. “C’è un tavolo con la nuova amministrazione comunale - conclude il direttore di Ater -, e sono certo che in breve tempo verranno assegnati i 300 appartamenti vuoti di cui dispone l’azienda”.

Video popolari

VIDEO | Case popolari all'asta, sit in sotto la sede Ater: "Vanno assegnate non vendute"

RomaToday è in caricamento