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Venerdì, 19 Aprile 2024

Il volontariato oncologico premiato da Mattarella: "Ecco come aiutiamo i malati di cancro e difendiamo i loro diritti"

L’intervista ad Elisabetta Iannelli, Commendatore al Merito civile per il suo impegno nel riconoscimento dei diritti ai malati di cancro

“Dal cancro si può guarire, con il cancro si può vivere, ma è un battaglia che non si può fare da soli”. In questa frase Elisabetta Iannelli, avvocatoracchiude tutto il lavoro fatto in quasi 30 anni per il riconoscimento dei diritti dei malati di cancro.

Un impegno che le è stato recentemente riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il titolo di Commendatore al Merito. “Mi ha fatto emozionare perché viene riconosciuto, attraverso ala mia figura, il lavoro prezioso del volontariato oncologico - dice Iannelli -. E di cose da fare ce ne sono ancora molte”.

All'età di 24 anni le viene riscontrato un cancro, ma nonostante la malattia, ha messo subito a disposizione le sue risorse per aiutare i malati come lei a convivere con la malattia senza rinunciare a una vita sociale e lavorativa. Il suo motto è diventato "Il cancro ha cambiato la mia vita, io cambierò la mia vita con il cancro".

Ora, a 52 anni, è vice presidente dell’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici – Aimac e dal 2004 segretario generale della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in Oncologia- FAVO. Realtà che offromno assistenza ai malati, ma anche alle loro famiglie.

"Accanto alla guarigione clinica ci deve essere quella sociale - spiega - e questo si può fare solo copn l'iunione dell'assistenza sanitaria alle politiche di walfare".

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