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VIDEO | Bauli in piazza, a Roma si raddoppia. In mille per dare una svegliata al Governo Draghi: "Noi siamo pronti"

La protesta scenografica dei lavoratori dello spettacolo riempie piazza del Popolo, dalle maestranze ai cantanti per chiedere interventi concreti al settore

Mille bauli posizionati sotto al Pincio. Le maschere nere sui volti, poi il countdown che si ferma a 419, il totale dei giorni di stop subito. Poi si battono i pugni chiusi, i bauli si trasformano in strumento musicale che viene suonato contemporaneamente, creando un vero e proprio spettacolo dal vivo. E’ il mondo della musica che, unito, torna in piazza per dire “siamo pronti”. Per tornare a lavorare in sicurezza e lasciarsi, almeno in parte, l’emergenza Covid alle spalle.

Sono i “Bauli in piazza”, il movimento nato nell'ambito della campagna internazionale "We make events" che, dopo Milano, arriva nella Capitale sabato 17 aprile, nella cornice di piazza del Popolo. Tecnici, operatori, cantanti. Tutti insieme per creare un’unica voce in grado di portare all’attenzione la situazione di crisi di un settore fortemente penalizzato dalla crisi legata alla pandemia.

Bauli in piazza: "In mille per gli aiuti al mondo dello spettacolo"

"In 14 mesi non è cambiato nulla, anzi i problemi sono raddoppiati ed è per questo che oggi siamo in mille, mentre a Milano eravamo in 500 - spiega Fabio Pazzini del direttivo di Bauli in piazza -, nonostante gli annunci nella e cambiato, quindi vogliamo sentire la nostra voce, di tutta la filiera”. A “suonare” i bauli tanti artisti, tra cui Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Diodato, Manuel Agnelli, Emma.

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