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VIDEO | L'ex scuola resta avvolta dal degrado, mentre venti famiglie sognano ancora quella casa in autorecupero

Il grande scempio che sorge in via di Grotta Perfetta, nel quartiere di Montagnola, avrebbe dovuto diventare un palazzo con venti appartamenti per altrettante famiglie in emergenza abitativa

“Quella dovrebbe essere la mia casa, la guardo da 24 anni”. Questo è il pensiero che avvolge la mente di Tina Plumari ogni volta che si trova a passare al civico 135 di via di Grotta Perfetta. Vincitrice del bando per il progetto di autorecupero, insieme ad altre 19 famiglie, ha visto i lavori di rigenerazione di questa ex scuola ormai in disuso ed abbandonata, fermarsi due volte. L’ultima nel 2006: “Ma io non mollo, dice Tona -, questo ormai è la mia casa”.

Va ricordato che chi accetta di partecipare all’autorecupero rinuncia, firmando un apposito modulo, ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Famiglie sistemate a suo tempo in strutture per l’emergenza abitativa messe a disposizione dal comune di Roma: “Dovevamo restare qui un paio d’anni e invece ne sono passati quasi 16 - racconta Tina -. Questi sono degli uffici e nel tempo abbiamo cercato di renderli il più vivibili possibile".

“Lo scempio che si vede qui non si può davvero accettare", dice Bruno Papale, presidente della cooperativa Inventare l’abitare. "Creare alloggi in questo modo, che restano poi a patrimonio pubblico, costa notevolmente meno di costruire nuove case popolari, quello di cui siamo ormai convinti è che siccome questo progetto non coinvolge i grandi costruttori di questa città si tiene nascosto, malgrado le sue grandi potenzialità. Qui vogliamo verificare la credibilità politica dell’attuale amministrazione, che non riguarda la nostra cooperativa ma un modo nuovo di guardare a questa città”.

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