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VIDEO | Sgombero Baobab, parte il conto alla rovescia: "Se migranti collocati nei centri sarà una vittoria"

Stamattina, martedì 6 novembre, l’incontro al dipartimento Politiche sociali tra lo staff dell’assessora Laura Baldassarre e i volontari di Baobab Experience

La lunga attesa. La stanchezza della vita in strada. La paura della polizia, e dello sgombero. Passare tra le tende allestite nel presidio gestito da Baobab Experience, nel piazzale Maslax a pochi passi dalla stazione Tiburtina, è un insieme di sentimenti. Lo sgombero appare sempre più vicino, tanto che il Comune sta avviando un'interlocuzione con i volontari. Cosa che non accadeva, in effetti, da diverso tempo. Lo scorso venerdì 2 dicembre l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Roma, Laura Baldassarre, ha fatto visita al presidio. Oggi l’incontro in dipartimento: “E’ stato condiviso un ulteriore rafforzamento della presenza della Sala Operativa Sociale tramite un calendario che - spiega Baldassarre -, nei prossimi quattro giorni, consentirà ai migranti aventi diritto di essere accolti presso le strutture di Roma Capitale". Da quanto si apprende, sarebbero 3 i centri di accoglienza messi a disposizione per un totale di 120 posti, più una cinquantina in una seconda fase, un centinaio per gli uomini e il resto per le donne. “Se i migranti verranno tutti accolti per noi è ovviamente una vittoria perchè siamo i primi a dire che una vita in tenda non è dignitosa per nessuno - dice Sonia Manzi del Baobab Experience -, ma la sensazione è che si operi, ancora una volta, in emergenza. Mentre il problema a monte non viene risolto. Quello che abbiamo chiesto infatti è di avere un piccolo gazebo che faccia da infopoint per i migranti che arriveranno qui anche quando il presidio non ci sarà più. Perché continueranno ad arrivare".

Partirà già da stasera il "censimento delle fragilità" tra gli abitanti della tendopoli di piazzale Maslax. Da qui l’individuazione degli aventi diritto e la scelta per le situazioni di maggiore criticità. “Non ci è stata data ovviamente una data dello sgombero - conclude Manzi - ma in una settimana dovremmo riuscire a fornire un quadro dei migranti da sistemare nelle strutture”. "Oltre ad una sistemazione in strutture dignitose, chiediamo che si permetta di avere un infopoint a Tiburtina per continuare ad aiutare i migranti ad orientarsi", sottolinea Andrea Costa, coordinatore dei volontari di Baobab Experience, rifacendosi all’esperienza vissuta in via Cupa dopo lo sgombero del 2016.

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