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Giovedì, 18 Aprile 2024

VIDEO | La casa è troppo piccola per un sollevatore: Angelo, il bimbo disabile bloccato nella sua stanza

La famiglia è in graduatoria per un alloggio popolare dal 2012. Due anni fa il colloquio in Dipartimento, ma l’assegnazione non è mai avvenuta

Un’attesa che sembra non finire mai. Per quel diritto, la casa popolare, che la vede bloccata dentro la graduatoria dal 2012. Malgrado il punteggio alto. Ora però la famiglia di Anna Maria Raqui Salinas non può più aspettare, perchè la casa dove vivono - in sei e  con un affitto di 600 euro al mese - è troppo piccola per poter collocare un macchinario indispensabile alla salute di uno dei suoi figli.

Angelo ha otto anni ed è affetto da una gravissima disabilità degenerativa. Man mano che cresce diventa difficile poterlo muovere e quindi la Asl che lo segue ha disposto la necessità di un sollevatore, per la famiglia e per gli infermieri che vanno a casa per le cure. Purtroppo l'appartamento è troppo piccolo, soli 45 metri quadri, e non sanno dove metterlo. Così, Angelo resta intrappolato nella sua stanza da due anni.

“Dopo tanti anni di attesa nel 2020 mi hanno convocata al dipartimento Patrimonio dicendomi che ero tra i primi dieci ed avrei avuto presto l’alloggio - spiega Anna Maria -. Non possiamo più aspettare, le condizioni di mio figlio sono gravi e come se non bastasse questa casa è umida e continua a prendere infezioni ai polmoni, grave con la sua malattia”.

Anna Maria ha altri tre figli. Il marito fa assistenza domiciliare e lei la cuoca saltuariamente. Sei anni fa sono venuti a vivere qui, nella zona di Rebibbia, perchè non potevano più permettersi la casa dove vivevano. “Mi sento in colpa nei confronti dei miei figli  - dice Anna Maria, la vice rotta dalla commozione -. Ma non posso fare di più”.

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“Questo è solo uno dei tanti casi presenti nella nostra città purtroppo - ricorda Maria Vittoria Molinari di Asia Usb -. Questa famiglia ha diritto ad una casa popolare, grande abbastanza da permette a questo bambino una vita il più possibile dignitosa. Invece il sistema di assegnazione è lento, con un sacco burocrazia e inefficiente, con le famiglie in attesa per anni”. E come in questo caso con enormi problemi socio economici: “Spero solo di avere una risposta il prima possibile - conclude Anna Maria -, siamo stanchi”.

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