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Via Ventotene, 20 anni dopo: Roma e i vigili del fuoco ricordano le 8 vittime della tragedia

La cerimonia nella strada di Valmelaina dove esattamente 20 anni hanno perso la vita 4 civili e 4 pompieri

Le sirene suonano ancora in via Ventotene. Esattamente 20 anni fa un'esplosione, causata da una fuga di gas, devastò il civico 32 della piccola strada di Valmelaina, uccidendo otto persone. Questa mattina, per ricordare quella tragedia, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presenziato alla cerimonia commemorativa per il XX anniversario sotto la targa posta sul muro del palazzo che venne sventato dall'esplosione.

Insieme al primo cittadino, tra un centinaio abbondante di cittadini, era presente un corposo corpo di rappresentanza dei Vigili del Fuoco, Massimiliano Valeriani per la Regione Lazio, il nuovo presidente del III Municipio, Paolo Marchionne, e il comandante dei Vigili del Fuoco di Roma, Francesco Notaro.

La tragedia 

Esattamente 20 anni fa un boato tremendo investì l’intera zona: panico nelle strade limitrofe e nel vicino mercato, mentre la palazzina al civico 32 di via Ventotene veniva totalmente sventrata dalla deflagrazione. Il frastuono di pareti e solai venuti giù, la coltre di polvere fitta che scemando lasciò spazio ad uno scenario di guerra: urla, decine di feriti, finestre in frantumi, calcinacci ovunque, vetture ribaltate e panico. Una pagina nera, per Valmelaina una ferita che non si è mai rimarginata. Restano i ricordi di chi quel giorno si è salvato, il dolore di chi nell’esplosione ha perso familiari e amici. Otto le vittime, quattro civili e quattro vigili del fuoco: Fabiana Perrone, Maria Grosso, Elena Proietti, Michela Camillo e gli uomini della squadra 6A del distaccamento Nomentano Fabio Di Lorenzo, Sirio Corona, Danilo Di Veglio e Alessandro Manuelli, intervenuti sul posto.

La cerimonia 

Due le corone poste sotto la targa, la prima del Comune di Roma e l'altra dei Vigili del Fuoco. Subito dopo si è anche tenuta una breve celebrazione religiosa a memoria delle otto vittime: quattro Vigili del fuoco e quattro donne. Poi le sirene degli autocarro dei Vigili del Fuoco hanno riportato tutti a quelle ore drammatiche. Molti erano commossi.

La caserma aperta 

"Quello di quest'anno è un anniversario importate - ha commentato poi Francesco Notaro - oggi è una giornata triste perché ricordiamo i colleghi che non ci sono più, ma allo stesso tempo viviamo anche un sentimento di appartenenza ad una famiglia che ci lega e ci tiene uniti. Il loro sacrificio ci ha insegnato tanto". "E' un dovere essere qui oggi" - ha aggiunto -  "e per ricordare i nostri colleghi abbiamo deciso di aprire al quartiere e a tutta la comunità la caserma in via Ettore Romagnoli, la 6/A, la casa dei nostri colleghi. Un modo per ricordarli, per abbracciarli, anche attraverso i disegni dei bimbi del quartiere e i doni dei residenti. Con questo spirito doniamo alle due famiglie venute qui oggi un nostro pensiero".

Il sindaco Gualtieri 

"E' stato toccante per me- ha commentato Gualtieri- partecipare per la prima volta al ricordo delle vittime di quell'evento così tragico e inaspettato che colpì questo quartiere e la città intera. Non dobbiamo mai dimenticare i momenti di lutto e dobbiamo sempre sostenere il lavoro dei Vigili del Fuoco. Questo è una città". "Ai parenti delle vittime - ha aggiunto - va tutta la nostra solidarietà. In questo momento si tocca con mano come la comunità ha saputo stringersi intorno alle vittime tragedia, con una pratica di vicinanza e solidarietà".

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