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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus, variante Delta nell'80% dei casi nel Lazio. D'Amato: "Il 93% dei positivi non è vaccinato"

D'Amato: "La circolazione sul territorio regionale mostra che la variante Delta è presente in tutte le Asl con una progressiva diffusione sull’intero il territorio"

La variante Delta è sempre più presente nei casi Covid registrati a Roma e nel Lazio. A dirlo è l'assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato che ha reso noto gli ultimi dati prodotti dallo studio Seresmi-Spallanzani sulla variante Delta risultata in "notevole incremento" e che ora rappresenta l'80,8% dei casi nel Lazio.

Basti pensare che ad inizio luglio i casi Delta nel Lazio erano appena al 10%, mentre dal 15 luglio la variante era diventata già quella predominante nei nuovi contagi registrati. Stando al report, la variante Alfa, ossia la B.1.1.7 identificata per la prima volta nel Regno Unito il 14 dicembre del 2020, che causò un rafforzamento del lockdown in terra britannica e un'ulteriore stretta sui controlli alle frontiere, per intenderci è all'11,2% (a inizio luglio era al 27,4%)

La variante Gamma, identificata per la prima volta in Giappone, su quattro persone che rientravano da un viaggio in Brasile, è all'8% mentre ad inizio mese era al 36,8%. Stando allo studio, inoltre, emerge come l'età mediana dei casi è ora a 24 anni.

"La circolazione sul territorio regionale mostra che la variante Delta è presente in tutte le Asl con una progressiva diffusione sull'intero il territorio", ha sottolineato D'Amato spiegando: "Il 92,7% dei casi è non vaccinato o vaccinato con una sola dose. Si conferma l'importanza di vaccinarsi e quella di completare il percorso vaccinale. In autunno questa sarà la pandemia dei non vaccinati".

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