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Valerio Scanu dal palco di Sanremo alle aule di piazzale Clodio: "Tra 6 mesi mi laureo in giurisprudenza"

Il cantante di origini sarde, vincitore del Festival nel 2010, sta facendo il tirocinio nel tribunale romano

Sorpresa a piazzale Clodio martedì mattina: in una delle aule in cui si stavano celebrando le udienze del giudice monocratico era presente anche Valerio Scanu. Non per una causa penale, però, ma per svolgere il tirocinio necessario per il conseguimento della laurea in giurisprudenza.

Il cantante di origini sarde, vincitore del Festival di Sanremo nel 2010 e secondo classificato nella nona edizione di Amici di Maria De Filippi (davanti a lui Alessandra Amoroso), ha preso posto in un aula della palazzina B assistendo ai processi della giornata, affiancando il pubblico ministero e prendendo dimestichezza con la procedura penale. Il viso coperto dalla mascherina, blocco e penna appoggiati sul tavolo di fronte a sé, Scanu è rimasto in aula tutta la mattinata seguendo i lavori con attenzione.

Incontrarlo nei grigi corridoi di piazzale Clodio, in realtà, non è poi così inconsueto. Pur continuando a dedicarsi alla musica Scanu è ormai al termine del suo percorso universitario all’UniFortunato di Benevento, dove si è iscritto nel 2018. In cantiere ha una tesi sulla vulnerabilità, e l'obiettivo è di diventare dottore in giurisprudenza entro la fine del 2022 sfruttando la sessione estiva.

“Ho deciso di iscrivermi a giurisprudenza qualche anno fa. Avevo ricevuto una denuncia per diffamazione e ho iniziato a interessarmi all'iter - spiega a RomaToday - In quel caso la vicenda era un po' particolare, alla fine si è chiusa con un’archiviazione perché è stato dimostrato che quanto avevo sostenuto poteva essere considerato polemico, ma non diffamatorio. Però a quel punto sono nati in me la curiosità e il desiderio di capire sino a che punto avrei potuto spingermi in ambito legale, e ho iniziato a studiare. Prima del lockdown frequentavo lezioni ed esami in presenza, dopo ho proseguito a distanza”.

Senza tralasciare gli impegni lavorativi legati alla musica, e superando anche il grande dolore per la perdita del padre, morto di Covid a 64 anni, Scanu si prepara dunque a discutere la tesi: “Mi piacerebbe esercitare proprio a Roma. In passato ho collaborato con diverse associazioni e onlus specializzate in diversi temi sociali, e mi piacerebbe continuare a farlo anche nelle vesti di avvocato. E poi credo di avere la 'verve' necessaria”.

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