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Vaccini covid: da oggi "liberi tutti", ma il Lazio procede per fasce d'età

La Regione si attiene al "metodo israeliano", che a oggi ha consentito di somministrare quasi 3,5 milioni di dosi. Grande successo per la prima "open week", 50.000 dosi prenotate in un giorno e mezzo e altre 11mila saranno rese disponibili in giornata

Ancora una volta tocca alla Regioni decidere se e quando recepire le indicazioni del commissario per l’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, sui vaccini. E nel giorno in cui si dice ufficialmente addio alle fasce d’età per le prenotazioni, la Regione Lazio preferisce glissare e andare avanti con il metodo utilizzato sino a ora, ormai collaudato.

I numeri macinati dal Lazio da dicembre a oggi sembrano infatti dimostrare il vecchio adagio del “squadra che vince (in questo caso metodo) non si cambia”, con quasi 3,5 milioni di vaccini somministrati nel territorio regionale e oltre 1,1 milioni di persone immunizzate con il completamento del ciclo, la gran parte tra i 60 e i 79 anni d’età.

Complice il grande successo degli open day Astrazeneca, la Regione pare dunque intenzionata a continuare a procedere per fasce d’età, di cinque anni in cinque anni, scendendo gradualmente verso i 18: da lunedì 7 giugno toccherà ai cittadini tra i 35 e i 39 anni d’età, poi a quelli tra i 29 e i 34, e così via sino ad arrivare, presumibilmente a fine luglio, a vaccinare tutti coloro che hanno prenotato una dose e a dire addio alla mascherina all'aperto, come già sottolineato da d'Amato in un'intervista a RomaToday. Al 3 giugno, intanto, erano 2,3 milioni le prenotazioni effettuate in regione.

Open Week, 50mila dosi sold-out in un giorno e mezzo

In parallelo l’assessorato alla Sanità di Alessio D’Amato porta avanti la prima “open week”, e sino a domenica 6 giugno tutti i maggiorenni (nati nel 2003 e anni precedenti) potranno vaccinarsi con Astrazeneca prenotando il ticket virtuale sull’app UFirst e presentandosi con la tessera sanitaria.

I primi 50 mila posti messi a disposizione in 50 hub sono andati esauriti in un giorno e mezzo, e l’intenzione è quella di aumentare gli appuntamenti per sabato e domenica mettendo a disposizione altre 11mila dosi per cui dovrebbero essere aperte le prenotazioni in giornata.

Anche i tre giorni di vaccinazioni per i maturandi hanno riscosso grande successo: 43mila gli studenti vaccinati alla giornata conclusiva, mentre le farmacie vanno avanti con la somministrazione del monodose Johnson & Johnson.

Vaccini, incognita tagli Pfizer

La Regione Lazio non ha dunque intenzione, per il momento, di modificare la tabella di marcia e aderire al “liberi tutti”. Anche perché la più grande incognita è rappresentata dalle forniture, in particolare di Pfizer: a giugno dovrebbero essere tagliate circa 60.000 dosi, fondamentali per mettere in sicurezza i ragazzi tra i 12 e i 16 anni, che dopo l’ok dell’Aifa possono ricevere proprio Pfizer.

Meglio continuare con il “metodo israeliano”, insomma, e non fare corse in avanti, visti anche i numeri della curva del contagio: l'incidenza del virus è di 35 casi ogni 100mila abitanti a settimana, l'Rt è ben a 0,65, il che significa che il Lazio dovrebbe entrare in zona bianca il 14 giugno.

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