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Covid, vaccino Astrazeneca sospeso "in via precauzionale": nel Lazio stop a 7mila prenotazioni. Il punto

Con la sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca "si bloccano a Roma e nel Lazio 35 hub vaccinali tra i quali La Nuvola e l'Aeroporto di Fiumicino e oltre 2mila medici di medicina generale"

E adesso, cosa succede con i vaccini anti Covid? Il Lazio ritarderà le inoculazioni? AstraZeneca è sicuro e chi ha già fatto la prima dose come deve comportarsi? Dalle 16, circa, di lunedì pomeriggio sono queste - e tante altre - le domande dei cittadini che cercano risposte. Con la notizia della sospensione "precauzionale" e "temporanea" di AstraZeneca dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), si è innescato un effetto domino.

Le regioni, di conseguenza, hanno bloccato le somministrazioni delle dosi anti Covid in attesa di nuove indicazioni, mente continuano invece regolarmente le vaccinazioni con Moderna e Pfizer. In attesa di dati certi sulle consegne di Johnson & Johnson (verosimilmente verso aprile e destinato alla popolazione carceraria perché monodose) e che si sblocchi la questione intorno allo Sputnik, che il Lazio si è pronto a produrre il vaccino russo in Italia. E tra chi si sente al centro di un déjà vu, come se fosse tornato indietro di un anno, e chi attende fiducioso l'evoluzione dei prossimi giorni, il piano vaccinale nel Lazio (e non solo) si appresta a subire pesanti variazioni. 

Sospese 7 mila prenotazioni nel Lazio

Sono passate da poco le 16 del 15 marzo quando l'Aifa stoppa AstraZeneca in via cautelativa. "Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l'Ema possa chiarire definitivamente la questione", spiega il Ministro della Salute Roberto Speranza, mentre il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti dirama una una nota del blocco temporaneo al vaccino anche nel Lazio: "Per quanto riguarda coloro che devono ricevere la seconda dose, si attendono le indicazioni da parte dell'Agenzia italiana del Farmaco".

Poco dopo, in tutta la regione sono stati inviati oltre 7mila sms con cui si comunica ad altrettante persone prenotate la sospensione della somministrazione di  AstraZeneca. Con la sospensione precauzionale del vaccino "si bloccano a Roma e nel Lazio 35 hub vaccinali tra i quali La Nuvola e l'Aeroporto di Fiumicino e oltre 2mila medici di medicina generale", sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato proprio mentre all'hub di Termini venivano mandati a casa i cittadini che erano in coda in attesa di AstraZenaca.

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Cosa deve fare chi ha ricevuto il vaccino AstraZeneca 

I dubbi e le paure su chi ha già ricevuto una dose, però, ci sono eccome. La Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e della trombosi (Siset) si è schierata contro la psicosi con una nota sul proprio sito, spiegando che al 10 marzo "il sistema di vigilanza europeo degli eventi avversi aveva registrato 30 casi di eventi trombotici in 5 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino AstraZeneca. Questo numero è paragonabile al tasso di trombosi abitualmente registrato nella popolazione generale e al momento non è possibile stabilire se ci sia stato un nesso di causalità tra la vaccinazione e gli eventi trombotici o se gli eventi siano avvenuti solo per coincidenza".  

La Siset ha spiegato cosa deve fare chi ha ricevuto il vaccino AstraZeneca: "Alla luce di queste considerazioni e anche tenendo conto che l'infezione Covid-19 in forma clinicamente significativa è associata ad un significativo aumento del rischio trombotico, la SISET ritiene che con i dati attualmente disponibili i benefici della vaccinazione superino nettamente i potenziali rischi, e raccomanda la vaccinazione a tutti i soggetti, compresi i pazienti con storia pregressa di complicanze trombotiche e i soggetti portatori di anomalie della coagulazione di tipo trombofilico". È inoltre "scoraggiato, perché non basato su alcuna evidenza - aggiunge - l'impiego di farmaci antitrombotici in occasione o dopo la vaccinazione, a meno che non siano già assunti per una prescrizione medica precedente". Ora si attende una nota anche dall'Aifa.

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Continua la somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna

In serata una nuova comunicazione. Sempre della Pisana. Questa volta per rassicurare chi, invece, era stato vaccinato con altri farmaci, la specifica sul proseguo delle inoculazioni. Per quanto riguarda le vaccinazioni per gli over 80 anni e le categorie estremamente vulnerabili e i disabili con invalidità al 100% con accompagno (codice C02), le attività di prenotazione e somministrazione infatti continueranno regolarmente presso i siti che utilizzano i vaccini Pfizer e Moderna. "A proseguire saranno anche le vaccinazioni a domicilio per gli over 80, seguendo le disponibilità e le quantità dei vaccini a disposizione. Invitiamo coloro che hanno una prenotazione con questi vaccini a recarsi regolarmente presso il punto vaccinale", spiega l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione.

"Seguiremo attentamente - prosegue D'Amato - gli ulteriori approfondimenti in corso. Auspichiamo una rapida e inequivocabile definizione da parte di Aifa, altrimenti questo potrebbe rappresentare un danno enorme e irrecuperabile alla campagna vaccinale in corso, poiché il vaccino AstraZeneca è quello maggiormente opzionato in base agli accordi preliminari sottoscritti dalla Commissione europea".

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In attesa dell'Ema, quali saranno le conseguenze per il Lazio

Quali saranno le conseguenze per il Lazio dopo questo stop? E' facile pensare che il contatore dei vaccini, almeno per i prossimi giorni, andrà a meno sei-settemila somministrazioni al giorno, lontano quindi dai livelli toccati nell'ultima settimana. E poi, come sottolineato ieri da D'Amato, trentacinque centri di somministrazioni importanti come la Nuvola dell'Eur, la stazione Termini e il lunga sosta di Fiumicino, chiuderanno (almeno per ora).

Senza dimenticare i duemila medici di famiglia che avevano iniziato a vaccinare nei loro studi. Lo stop riguarderà il personale scolastico, le forze dell'ordine e gli over 70. Al momento, per queste fasce e categorie, sono sospese le prenotazioni. Zingaretti, in post di ieri, ha auspicato una decisione a breve: "L'Ema, l'Agenzia Europea per i medicinali, dovrebbe convocare una riunione immediatamente e lavorare 24 ore su 24, dare risposte certe ai milioni di cittadini che attendono chiarimenti. Lo fanno gli infermieri, i medici e tanti operatori da un anno, lo può fare anche un'Agenzia europea".

Dello stesso avviso anche l'assessore D'Amato: "Ema si riunisca subito per chiarire definitivamente questa situazione sul vaccino AstraZeneca. Aspettare giorni potrebbe rappresentare il fallimento dell'Europa in questa campagna vaccinale".

Il punto sui vaccini nel Lazio: quanti sono stati fatti ad oggi

Nella regione della Capitale sono state somministrate oltre 705mila dosi di vaccino anti Covid (Moderna, Pfizer e AstraZeneca). I dati sono aggiornati alle 8 del 16 marzo. Attualmente sono state effettuate 688mila prenotazioni, mentre sono oltre 200mila le persone che hanno ricevuto la doppia dose. La fascia d'età che ha ricevuto più inoculazioni è quella tra gli 80 e gli 89, quasi 200mila vaccinazioni. Seguita da chi ha tra i 50 e i 59 anni 122mila e chi ha tra i 40 e i 49 anni, oltre 103mila. Tra queste ultime due fasce, per la maggior parte, c'è chi ha ricevuto AstraZeneca. Tra gli hub che hanno fatto più vaccini, spicca la Asl Roma 2 con oltre 93. Quindi la Asl Rm1 e la Asl Rm3.

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