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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Vaccini, docenti pendolari: ogni Regione vaccinerà i propri residenti

L'assessore D'Amato: "Ognuno penserà ai propri assistiti e residenti, anche se lavorano fuori dai confini territoriali"

Ogni regione vaccinerà i propri docenti residenti, anche se lavorano in un'altra regione. Vale quindi anche il contrario. L'assessore alla sanità laziale Alessio D'Amato, oggi - giornata in cui insegnanti e personale scolastico hanno iniziato l'iter per i vaccini - ha messo a tacere voci e polemiche sull'argomento, dando così una risposta ai ed ai collaboratori Ata che, ogni giorno, raggiungono le scuole del Lazio superando i confini regionali. 

Loro, quindi, non rientreranno nel piano dei vaccini della regione che li "ospita" per lavorare. La decisione è arrivata nell'ultimo vertice della conferenza delle regioni. Intanto nel Lazio sono partite oggi, le prime 4mila vaccinazioni degli insegnanti e del personale scolastico sulle oltre 33mila prenotazioni.

"Nel primo giorno di somministrazione" del vaccino "rivolto al personale della scuola le operazioni si stanno svolgendo regolarmente in tutti i punti vaccinali regionali, come ho avuto modo stamani di verificare personalmente presso l'hub di Fiumicino lunga sosta e presso il Sant'Andrea. - ha spiegato D'Amato - Oggi sono prenotati circa 4mila operatori scolastici per la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la macchina sta funzionando regolarmente. Siamo in attesa della circolare del ministero della Salute per estendere il servizio fino al 65esimo anno di età".  

In attesa del documento ufficiale, il Lazio ha già modificato il calendario delle prenotazioni. Inserendo la fascia d'età 56-65, "in modo da non spaccare a metà le categoria produttive", come aveva detto D'Amato.

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