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Venerdì, 19 Aprile 2024
STORIA A LIETO FINE / Esquilino / Piazza di Santa Maria Maggiore

Travolti da un bus sulle strisce pedonali, da Praga il racconto del turista investito

A parlare con RomaToday è Petr Lorec, l’uomo rimasto incastrato sotto il mezzo Atac: “Grazie a chi ci ha salvato la vita”

Erano arrivati a Roma poche ore prima. Nella Capitale per festeggiare il loro 18esimo anniversario insieme. Tutto andava bene, quando poco dopo la mezzanotte, tra sabato 4 e domenica 5 giugno, un autobus li ha travolti mentre attraversavano sulle strisce pedonali di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore, all’Esquilino. A distanza di cinque mesi Petr e Thomas, da Praga, raccontano la loro storia, inviando anche i ringraziamenti a chi gli ha salvato la vita.

Il drammatico incidente

L’urto è stato fortissimo. Il bus, con gli ultimi passeggeri scesi alla fermata precedente, ha il parabrezza in frantumi per l’impatto con i due ragazzi. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, volanti della questura, agenti della polizia locale di Roma Capitale e ambulanze, con la piazza transennata. Le operazioni di soccorso sono state complesse, con i pompieri che hanno dovuto sollevare il mezzo per raggiungere uno dei feriti, Petr, rimasto incastrato dopo l’impatto. Entrambi, in gravissime condizioni, sono stati trasportati e ricoverati all’ospedale San Giovanni e all’Umberto I di Roma. Mentre la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per stabilire dinamica e responsabilità dell'autista Atac.

VIDEO | Choc all'Esquilino, due pedoni investiti da un autobus

“Pronti a tornare alla vita”

A cinque mesi di distanza, Petr e Thomas sono ancora sottoposti a importanti cure riabilitative. Dal coma, agli interventi chirurgici,  alla lunga riabilitazione, tuttora in corso, nella loro Praga. A contattare RomaToday è proprio Petr Lorec, 41 anni, rimasto incastrato sotto il mezzo e per il quale c’era forte preoccupazione per la sua situazione clinica. “A Roma può succedere una cosa brutta ma quando succede, lui o lei sarà curato - dice Petr -. Non sono ancora pronto per parlare di me, dell'incidente, di cui sinceramente non ricordo nulla, ma volevo far sapere ai cittadini di Roma che ci sono degli angeli che si prendono cura di loro, che siamo entrambi ormai fuori pericolo e superata la parte peggiore di guarigione. Anche se per tornare alla vita normale ci vorrà ancora del tempo”. Petr si riferisce ai soccorsi, in particolare ai vigili del fuoco, e al personale sanitario che “ci hanno salvato la vita”, spiega.

La lenta e complicata guarigione

Petr ha potuto far ritorno in Repubblica Ceca solo dopo un mese dal suo ricovero al San Giovanni, per poi trascorrere altre due settimane di osservazione in un ospedale di Praga. Per Thomas la degenza a Roma è durata di più: “A causa della situazione dei suoi polmoni non poteva affrontare il viaggio in aereo, quindi ha dovuto attendere fino a fine luglio”, ricorda Petr a RomaToday. Mentre dalla sua pagina Facebook informa amici e parenti, passo passo, sulle fasi della loro guarigione. Per lui la situazione più complicata è stata la ricostruzione dentale e facciale al lato sinistro, dove perse addirittura la sensibilità.

Una storia a "lieto fine" si può dire, perchè sono vivi e in fase di guarigione. Soprattutto se si pensa alle due turiste che, investite da un'auto pirata lo scorso 9 ottobre, purtropopo non ce l'hanno fatta. E alla lunga scia di sangue sulle strade della Capitale negli ultimi mesi, l'ultima vittima: il 18enne Francesco Valdiserri

“Amiamo l’Italia, e Roma”

Quanto accaduto non sembra scalfire il loro amore per il nostro Paese e per la Città Eterna. “Abbiamo amato l'Italia per anni, ci siamo stati diverse volte ed io ci ho passato un po' di tempo per un progetto di lavoro - continua Petr -. Ora, questa visita non è stata delle migliori, ma siamo sorpresi di quanto bene lavorino i servizi di emergenza e l'assistenza sanitaria a Roma. Mi ci vorrà ancora del tempo per tornare al lavoro - conclude -, ma è molto probabile che accada relativamente presto”. Con la speranza che possano, un giorno, poter tornare nella nostra città.

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