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In due mesi quasi 800 persone salvate dalla tratta: chi sono gli schiavi sessuali a Roma

Il progetto Roxanne del comune di Roma ha intercettato 788 persone tra luglio e settembre

Il 18 ottobre si celebra la giornata europea contro la tratta di esseri umani, la sedicesima. Per l'occasione il Campidoglio ha organizzato la manifestazione "Roma non tratta" per sensibilizzare i cittadini su uno dei fenomeni più efferati che si consumano anche sulle nostre strade, nella nostra città e che coinvolge donne, uomini e bambini deportati in Italia con l'inganno, spesso con la promessa di un lavoro e invece sfruttati lavorativamente o sessualmente. 

Il progetto Roxanne per chi è vittima di tratta 

Il 18 luglio è ripartito uno dei servizi più antichi svolti dal comune, quello del progetto "Roxanne". Inagurato nel 1999, si occupa di intercettare e dare ascolto a chiunque voglia uscire da una situazione di schiavitù e sfruttamento. Nell'ultimo anno aveva vissuto qualche scossone: interrotto ad agosto 2021, passato in mano agli operatori di Roma Solidale Onlus su decisione dell'allora assessora Veronica Mammì in seguito ad un bando andato deserto per problemi tecnici, la nuova amministrazione targata Gualtieri ha deciso di pubblicare un nuovo avviso pubblico e riaffidare il servizio, composto dallo sportello d'ascolto e dall'unità di strada, oltre che dalla gestione delle case rifugio. Ad aprile il dipartimento politiche sociale decise di ampliare il servizio ad altre figure in condizioni di fragilità. 

I dati: quante persone assistite dal 18 luglio al 30 settembre

In due mesi e mezzo di ritorno del servizio a pieno regime, dopo un anno di stop (la sede dello sportello è in via Galilei 15), quindi dal 18 luglio al 30 settembre, l'unità di contatto ha intercettato 788 persone: 483 donne, 4 uomini e 301 transgender. "Una risposta ad una drammatica realtà in crescita - commenta l'assessora alle politiche sociali e della salute, Barbara Funari -, in cui la prevenzione e il riuscire a fornire adeguate consulenze e assistenza svolgono un ruolo chiave nell’offrire aiuti alle vittime di tratta per avviare un percorso di protezione sociale”.

Da dove arrivano i nuovi schiavi: Romania, America Latina, Nigeria

Nello specifico, la nazionalità più rappresentata è la Romania (323 persone), seguita dal Brasile (137), Argentina (98) e Nigeria (91). Trentaquattro le persone di nazionalità italiana. La classe d'età maggiormente rappresentata va dai 20 ai 30 anni, ma si sale oltre i 40 quando si tratta di persone trans. Per quanto riguarda quest'ultima categoria - quasi tutti i trans provengono dall'America Latina - la prostituzione diventa quasi l'unica fonte di sopravvivenza una volta arrivati in Italia e a Roma. 

I luoghi della tratta: Tiburtina, Palmiro Togliatti, stazione Termini e Roma est

Per quanto riguarda i quartieri in cui vengono intercettate le persone prese in carico dal progetto Roxanne, si va dalle principali vie consolari (soprattutto Tiburtina, Collatina, Casilina e Salaria) oltre alla Palmiro Togliatti e la Cristoforo Colombo, poi l'area della stazione Termini, piazza della Repubblica, Colle Oppio, Porta Maggiore, via Longoni al Prenestino e Lunghezza a Roma est. 

A gennaio iniziano i tirocini per vittime di tratta

In totale ad oggi ci sono 12 posti nelle case di fuga a indirizzo protetto, con 2 posti liberi al momento e 12 progetti di semiautonomia. "Inoltre è partito il servizio 'Pro Hins' - fanno sapere dal comune - per la formazione e l'inserimento lavorativo. A gennaio partiranno i primi tirocini". 

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