Tram 8, la fine dei lavori slitta all'estate
Le difficoltà legate alle forniture necessarie per sostituire l'intero armamento ostacolano l'avanzamento del cronoprogramma: i nove mesi iniziali rischiano di diventare 13
Roma rischia di restare senza tram 8 per altri cinque mesi. Il cantiere aperto sulla linea che collega piazza Venezia al Casaletto, ferma da luglio 2022 per un importante intervento di sostituzione integrale dei binari, è infatti ancora attivo nonostante siano ormai passati i preventivati nove mesi di lavori, un ritardo che rischia di prolungarsi sino a settembre.
I ritardi nelle forniture bloccano il cantiere
Il problema principale è legato alle forniture: gli operai continuano a lavorare sulle diverse sezioni, ma il cronoprogramma è rallentato dalle difficoltà riscontrate nel fare arrivare i materiali necessari per la sostituzione di rotaie, traverse, deviatori e scambi. A questo si sommano poi gli imprevisti legati a un cantiere di queste dimensioni, come per esempio le giornate di maltempo. Risultato, con i primi di marzo sono stati superati i nove mesi annunciati a luglio 2022, e non vi sono prospettive di riportare il tram 8 sui binari in tempi brevi.
Il cantiere resterà con tutta probabilità aperto, infatti, per tutta la primavera e nei mesi estivi, con l’obiettivo di ripristinare il servizio della linea 8 entro l’apertura delle scuole. Nel frattempo restano attività i bus sostitutivi, che (solo) sulla carta dovrebbero garantire le frequenze del tram.
A ottobre sostituiti 2 chilometri di binari su 6
L’ultimo aggiornamento ufficiale offerto da Atac risale a ottobre, quando l’azienda comunicava che erano stati aperti cinque cantieri lungo il tracciato che avevano permesso di sostituire circa due chilometri di binari sui 6 totali. Ai tempi si auspicava che il tram potesse tornare in circolazione, almeno su parte della tratta, a gennaio, ma i già citati problemi legati alle forniture hanno fatto slittare, e non di poco, la riattivazione del servizio. Con conseguenti disagi per i moltissimi romani che quotidianamente utilizzavano l’8 per attraversare il quadrante che comprende Monteverde, Trastevere e piazza Venezia.
Opposizioni all'attacco: "Prima i divieti e poi il miglioramento dei mezzi pubblici"
"Dovevano durare sei mesi i lavori per il nuovo armamento del tram 8, e invece di mesi ne sono passati oltre nove e le corsie protette sono vuote, di tram nemmeno l’ombra e i bus sostitutivi continuano a percorrere le strade aggiungendosi al traffico privato e dei bus delle altre linee Atac - attacca il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori - Il risultato è caos e smog sull’intero percorso, ma l’assessore Patanè è impegnato in ben altre urgenze, come per esempio montare telecamere in tutta la città per lasciare a piedi e fuori dalla fascia verde i romani colpevoli di non potersi permettere un’auto nuova. Prima i divieti, e solo dopo, dunque, l’eventuale miglioramento dei mezzi pubblici della Capitale".