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I test rapidi funzionano e Roma intercetta i positivi in aeroporto. D'Amato: "Modello da esportare"

D'Amato: "Ringrazio gli oltre 170 operatori sanitari impegnati tra Aeroporti e i drive-in che in pieno agosto stanno garantendo la sicurezza e la salute pubblica"

Il "modello Roma". Così l'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato ha etichettato il sistema di test rapidi messo in campo all'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino e al Pastine di Ciampino che in una giornata ha permesso di individuare 6 positivi di ritorno dalle vacanze all'estero, tra cui un bambino di sei anni. 

I test rapidi per l'individuazione del Covid-19, con l'esito in soli trenta minuti. Lunedì mattina è giunta a Roma una spedizione di 30mila tamponi partita dai magazzini di Genova del Ministero della Salute e destinata ai due scali aeroportuali della Capitale.

"Considerando che qui arriva un flusso di oltre la metà dell'intero numero di viaggiatori italiani che provengono dalle aree oggetto dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza per il contenimento del virus, abbiamo pertanto chiesto al Ministero di avere un'adeguata fornitura e così è stato", ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, che ha voluto anche ringraziare "gli oltre 170 operatori sanitari impegnati tra aeroporti e i drive-in che in pieno agosto stanno garantendo la sicurezza e la salute pubblica".

Il sistema, operativo quindi in entrambi gli scali romani, ha permesso di rintracciare i primi casi positivi. Nella mattinata di lunedì il primo positivo ad essere stato rilevato è stato - rende noto l'Unità di crisi della Regione Lazio - un giovane di Pescara che tornava da un viaggio a Malta. "Per il suo caso è stato avviato il contact tracing, ed è in corso la notifica alla Asl abruzzese, mentre il ragazzo è già stato avvisato telefonicamente e posto in isolamento", ha spiegato la Regione. 

Poco dopo una ragazza romana di rientro all'aeroporto di Fiumicino e proveniente dalla Grecia (Skiathos) con scalo ad Atene, è stata segnalata. La ragazza è asintomatica, sta bene ed stata posta in isolamento. Sono scattate anche in questo caso le procedure di contact tracing previste dai protocolli operativi della sanità aeroportuale.

"Le procedure si sono svolte in completa sicurezza e un idoneo mezzo del 118 ha accompagnato la ragazza che è stata posta in isolamento", precisa l'Unità di Crisi COVID-19 della regione Lazio. Dopo il caso del ragazzo di Pescara di rientro da Malta e della ragazza romana proveniente dalla Grecia, il terzo caso ha riguardato un ragazzo francese proveniente dalla Croazia (Spalato). Il quarto, invece, è stato un ragazzo spagnolo proveniente da Barcellona e che viaggiava con destinazione verso la Toscana. Tutti sono asintomati e stanno bene. 

In serata altri due casi. Il quinto è stato un bambino di 6 anni spagnolo in arrivo da Barcellona con la famiglia (i genitori sono risultati negativi), la sesta persona trovata è una ragazza romana di ritorno da Tenerife. 

"La modalità di prevenzione messa in atto negli aeroporti della Capitale sta funzionando. Così gli asintomatici vengono intercettati precocemente" commenta l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato che, al termine della task force del 17 agosto, ha poi aggiunto: "Siamo pronti ad esportare il 'modello di Roma' per la sicurezza in aeroporto a chi ce lo richiede. Per i casi di rientro da Grecia, Croazia, Spagna e Malta sono attivi sul territorio anche 18 drive-in ad accesso diretto senza prenotazione e gratuiti".

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