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Attualità Esquilino / Piazza dei Cinquecento

Termini, la denuncia delle associazioni: "Acqua gelata contro i senza fissa dimora"

Le associazioni hanno manifestato in difesa dei clochard che frequentano la zona: "Basta allontanamenti e daspo urbani, ci vuole accoglienza"

Tante le persone e le associazioni che sabato 19 febbraio si sono date appuntamento in piazza dei Cinquecento di fronte all'ingresso principale della stazione Termini, per protestare contro "la criminalizzazione dei senza dimora che quotidianamente si verifica in questo luogo". 

L'iniziativa, promossa tra gli altri da Nonna Roma, Akkittate, Mama Termini e Termini Tv è attivata in seguito alle numerose denunce mediatiche nei riguardi di Grandi Stazioni, che nelle ultime settimane avrebbe proceduto all'identificazione e allontanamento dei volontari che forniscono beni di prima necessità e alimenti alle persone che vivono e dormono abitualmente alla stazione. Ma non solo.

"Acqua gelida sulle vetrate e sui pavimenti dove vorrebbero dormire i senza dimora, allontanamento dei volontari - dichiarano Federica Borlizzi e Ilaria Manti di Nonna Roma - sanzioni pecuniarie e daspo urbani. Questo è ciò che, da anni, si verifica presso tutte le stazioni di questa città. Il fine è quello di spingere chi si trova in una condizione di marginalità lontano dagli occhi di turisti e cittadini 'benpensanti', affinché venga tutelato il 'decoro' di una Capitale sempre più escludente". 

La storia di "mister Daspo"

Recentemente avevamo raccontato di "mister Daspo", un cittadino bengalese di 40 anni destinatario di 187 provvedimenti di allontanamento in soli tre anni. L'uomo, senza dimora che vive di commercio ambulante abusivo, secondo i calcoli di Nonna Roma avrebbe anche un debito di oltre 55.000 euro con il comune a causa delle numerose sanzioni elevate, che in quanto nullatenente non ha alcuna possibilità di pagare. "Come Nonna Roma, da settimane - continuano Borlizzi e Manti -, chiediamo una precisa inversione di tendenza alla giunta capitolina su questo tema, che si sostanzi nell’immediata abrogazione del regolamento di Polizia Urbana più repressivo d’Italia".

"Questa è ideologia del decoro - conclude l'associazione di mutuo soccorso - al pari delle panchine con i divisori per non far stendere i clochard o le fioriere alla stazione Tiburtina. In questa stazione in particolare da alcuni mesi i senzatetto non sono più tollerati e i volontari che li sostengono vengono spesso identificati e invitati a distribuire i pasti altrove. Tutto ciò in una città con 16mila senza dimora che ha necessità di interventi strutturali e di lungo periodo per gestire il fenomeno".

L'interrogazione parlamentare del Pd

Anche la politica nazionale si sta interessando al fenomeno. Dopo la notizia dell'acqua gelida per impedire lo stazionamento dei senza dimora, i deputati del Pd Cecilia D'Elia, Andrea Casu, Claudio Mancini, Patrizia Prestipino e Caudio Mancini hanno presentato un'interrogazione parlamentare ai Ministri delle Infrastrutture e dell'Interno. "La segnalazione riguardo le pratiche messe in atto a Termini -scrive su Facebook D'Elia, recentemente eletta deputata alle elezioni suppletive - è arrivata da diverse associazioni, a partire da Nonna Roma, Mama Termini, Akkittate ed altre, impegnate nel contrasto della povertà e delle disuguaglianze economiche e sociali nella Capitale. Le amministrazioni pubbliche hanno il dovere di cercare soluzioni idonee e offrire la possibilità, per chi vive in strada, di trovare sostegno e rifugio in luoghi chiusi e allo stesso tempo di mettere in atto progetti a breve, medio e lungo termine per consentire la fuoriuscita da situazioni di fragilità e precarietà. Nessun motivo di decoro può giustificare pratiche di dissuasione irrispettose della dignità delle persone". 

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