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Teo Luzi nuovo comandante generale dei Carabinieri: "L'Arma è casa di vetro"

La cerimonia di avvicendamento alla caserma De Tommaso alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei ministri della Difesa e dell'Interno

"L'Arma è e resterà il luogo che custodisce la fiducia degli Italiani: una 'casa di vetro' abitata da uno spirito autentico di altruismo e di rigore. Ne va della credibilità della nostra Istituzione, costruita in due secoli di storia, accompagnando la quotidianità degli Italiani, anche nei periodi più ifficili, come quello che stiamo vivendo, connotato dal senso di smarrimento causato dalla pandemia". 

Si è presentato con queste parole il nuovo Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, nel corso della cerimonia di avvicendamento con il suo predecessore, Giovanni Nistri, che si è svolta venerdì mattina nella caserma "De Tommaso" a Roma, alla presenza del premier Giuseppe Conte, dei ministri della Difesa e dell'Interno, rispettivamente Lorenzo Guerini e Luciana Lamorgese, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli.

"Le imprese che si troverà a fronteggiare l'Arma saranno complesse e inedite, ma assieme rivolgeremo lo sguardo al futuro con serenità, per trasmettere ai cittadini - col nostro servizio esemplare - ottimismo sociale e fiducia nelle istituzioni. Non ignoro i gravi fatti causati negli ultimi anni dal comportamento scellerato di carabinieri infedeli", ha aggiunto Luzi richiamando alcuni episodi di cronaca. 

Poi ha puntualizzato: "Non dobbiamo guardare a queste vicende con indifferenza, ma imparare dagli errori. Dico questo perchè anch'io, Carabiniere tra i Carabinieri, ho provato profonda amarezza e dolore. Dobbiamo accettare le critiche, anche quelle più pungenti, che ci devono rendere ancor piu' determinati nel migliorarci, affinche' certi deplorevoli comportamenti siano repressi con rigore e, per quanto possibile, prevenuti".

Cerimonia nuovo comandante generale arma dei carabinieri

La cerimonia, svoltasi secondo le vigenti prescrizioni per il contenimento della pandemia, è stata celebrata alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli.

In tribuna d’onore erano presenti, a causa delle restrizioni, un limitato numero di autorità politiche, religiose, amministrative e militari, tra cui le massime autorità istituzionali, i vertici delle Forze Armate e di Polizia, il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo Gen. C.A. Libero Lo Sardo, il Presidente dell’O.N.A.O.M.A.C. Generale di C.A. Cesare Vitale ed esponenti di tutti gli organismi di rappresentanza dell’Arma.

Prima della cerimonia di avvicendamento, i Generali Nistri e Luzi hanno reso omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria ed al Sacrario dei Caduti del Museo Storico dell’Arma.

Il nuovo comandante generale dell'Arma dei carabinieri

Il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi è nato a Cattolica (Rimini) il 14 novembre 1959. È coniugato con la Signora Giusy e ha una figlia, Eleonora. Ha intrapreso la carriera militare nel 1978 con la frequenza del 160° Corso dell’Accademia Militare di Modena, completando gli studi militari presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel biennio 1980-1982.

Ha frequentato il 117° Corso Superiore di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra dell’Esercito e, a seguire, il 1° Corso ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze) nell’A.A. 1994/1995, poi la 64ª sessione ordinaria IASD (Istituto Alti Studi per la Difesa) presso il Centro Alti Studi della Difesa nell’A.A. 2012/2013, conseguendo, con il massimo giudizio, i relativi titoli: “Scuola di Guerra”, “ISSMI” e “IASD”.

Ha conseguito la laurea in “Scienze Politiche” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1987 e quella in “Giurisprudenza” presso il medesimo Ateneo nel 1991. Nel 2004 si è laureato in “Scienze Internazionali e Diplomatiche” presso l’Università degli Studi di Trieste. Nello stesso anno ha conseguito il Master di 2° livello in “Scienze strategiche” presso l’Università degli Studi di Torino e nel 2013 quello di “Strategia globale e sicurezza” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È stato direttore della rivista “Il Carabiniere”; è iscritto all’Albo dell’ordine dei Giornalisti del Lazio dall’ottobre del 2018.

Ha retto incarichi di comando per oltre 18 anni e, in particolare, quello di Comandante della Compagnia di Roma Centro (1984-1992) e dei Comandi provinciali di Savona (2001-2003) e Palermo (2007-2012), periodo, quest’ultimo, durante il quale ha contribuito a consolidare il ruolo delle Istituzioni pubbliche nella società locale e ha dato un rilevante apporto nella lotta contro la criminalità organizzata mafiosa, sia associativa sia economico-finanziaria. 

Tra altre investigazioni di maggior rilievo, nel 2008 ha coordinato l’operazione “Perseo” che ha condotto in carcere, per ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, oltre 100 affiliati a “Cosa nostra”, interrompendo il progetto criminale di ricostituire la “cupola mafiosa” siciliana; ha altresì coordinato investigazioni che hanno consentito il sequestro giudiziario, ai sensi della legislazione antimafia, di beni per un valore complessivo superiore ai 500 milioni di euro.

Dal gennaio 2016 al settembre 2018, è stato Comandante della Legione Carabinieri “Lombardia”.

Negli oltre 10 anni di servizio presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dove ha ricoperto, tra gli altri, gli incarichi di Capo Ufficio Bilancio e Capo Ufficio Armamento e Equipaggiamenti Speciali, ha esercitato funzioni dirigenziali nel tempo sempre più elevate, sino a divenire quale Capo del VI Reparto (“Pianificazione Programmazione Bilancio e Controllo”), responsabile della manovra finanziaria dell’intero bilancio istituzionale e del successivo controllo strategico e, in qualità di Capo del IV Reparto ed Ispettore Logistico (“Sostegno Logistico delle Forze”), responsabile dell’organizzazione logistica, in Italia e all’estero, e dell’impiego delle risorse economiche assegnate per il funzionamento e ammodernamento dell’Arma. 

In tali vesti, ha fatto parte del “team dirigenziale” (D.M. 29/1/2014) incaricato di individuare la strategia per la realizzazione della “spending review” nelle Forze armate e della relativa “task force” (D.M. 280/8/2014), e ha preso parte agli analoghi lavori presso il Ministero dell’Interno finalizzati alla “spending review” delle Forze di Polizia. Dal 2004 al 2006 è stato responsabile per il Ministro dell’Interno di progetti tecnologici del Programma Operativo Nazionale, finanziati per un valore di 40 milioni di euro dell’Unione Europea.

Ha anche assolto vari incarichi all’estero tra cui quello di Capo di Stato Maggiore presso la “Multinational Specialized Unit” (MSU) in Bosnia & Erzegovina (1998-1999) e Capo team dell’“advanced party” MSU in Kosovo. Ha ricoperto, dal 6 settembre 2018 al 15 gennaio 2021, l’alta funzione di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

È insignito dell’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Crede fortemente nella tutela ambientale e nelle innovazioni dell’Amministrazione pubblica e, nel senso, ritiene che l’assunto di ogni buon dirigente sia l’art. 98 della Costituzione che recita «I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione».

Dal 16 gennaio 2021, il Generale di Corpo d’Armata Teo LUZI è Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

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