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Sabato, 20 Aprile 2024
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Al Bambin Gesù una tecnica innovativa e di successo per curare la spasticità infantile

L'equipe chirurgica da 4 anni utilizza un microbisturi che riduce dolore e tempi di recupero. La tecnica, ripresa dalla Russia, è stata applicata su circa 500 minori dal 2018 a oggi

Curare la spasticità con un microbisturi largo appena 1 millimetro. La tecnica innovativa è stata sperimentata dall'equipe di neuro-ortopedia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, unico nel centro Italia a eseguire un intervento del genere, con riduzione al minimo del dolore e dei tempi di recupero. 

Sono stati circa 500 i bambini e i ragazzi che, dal 2018 a oggi, sono stati operati con il nuovo metodo, che nella gran parte dei casi può sostituirsi alla tecnica tradizionale. A descriverlo anche la rivista scientifica "Osteology Mdpi". 

La spasticità infantile colpisce 3 bambini su 1.000 di quelli nati vivi e deriva da un danno cerebrale o del midollo spinale, in aree decisive per il controllo del tono e dell'attività muscolare, caratterizzata da un aumento eccessivo del tono muscolare e da spasmi di più muscoli che provocano rigidità, difficoltà del controllo dei movimenti volontari, atteggiamenti viziati che si trasformano nel tempo in deformità articolari. Le fibre muscolari perdono elasticità trasformandosi in tessuto fibroso che porta progressivamente all’accorciamento di muscoli e tendini.

La chirurgia tradizionale prevede interventi che iniziano ai 6-7 anni d'età e prevedono l'allungamento e la sezione di muscoli e tendini, con una tecnica definita "a cielo aperto" con un'incisione della cute seguita dall'immobilizzazione dell'area con un tutore in gesso. 

La tecnica innovativa si chiama "chirurgia percutanea fibrotomica" ed è conservativa e mininvasiva, è stata sviluppata 4 anni fa sulla base di una tecnica simile proveniente dalla Russia. In questo modo si riduce il disagio postoperatorio e si accelera il recupero funzionale dei pazienti. L’intervento si esegue con un microbisturi con cui il chirurgo sfibra progressivamente le fasce e le fibre muscolari affette da spasticità fino a ottenere la correzione desiderata. Le incisioni sono minime, non richiedono punti di sutura e possono essere eseguite contemporaneamente in più aree. Utilizzabile già dai 2-3 anni di età, la nuova tecnica riduce i tempi di anestesia (10/20 minuti di intervento contro gli oltre 60 della tecnica tradizionale) e consente di sostituire il gesso con un tutore rimovibile per iniziare la fisioterapia fin dal giorno successivo all’intervento.

"Per i bambini candidabili a questo tipo di operazione, ovvero gran parte dei casi di spasticità - sottolinea il prof. Pier Francesco Costici, responsabile di Ortopedia del Bambino Gesù -, i vantaggi sono notevoli: i risultati funzionali sono sovrapponibili alla tecnica open; non si vedono ferite; il dolore si riduce sensibilmente ed è possibile dimettere i pazienti il giorno dopo l’intervento. Un ulteriore beneficio per i bambini e i loro familiari deriva da una gestione postoperatoria più rapida e semplice anche a domicilio".

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